Presentato il libro di Daniele Ferrazza su Icaro Olivieri, il più grande produttore di pattini da hockey al mondo

Giancarlo Zanatta con il giornalista Daniele Ferrazza

Lo scorso sabato 5 ottobre l’auditorium della biblioteca di Montebelluna ha ospitato la presentazione del libro del giornalista Daniele Ferrazza dal titolo “Icaro: curiosità, visione e ingegno dell’italiano che cambiò l’hockey”. 

Il volume sulla storia di Icaro Olivieri è stato presentato dal professor Marco Bettiol, docente di Economia e Gestione delle Imprese al Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova.

Il sindaco Adalberto Bordin con Icaro Olivieri

Oltre all’autore Ferrazza, sono intervenuti anche il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, il presidente della Camera di Commercio Treviso e Belluno, Mario Pozza, il direttore generale di Confindustria Veneto Est, Gianmarco Russo, e alcuni big della scarpa sportiva: Giancarlo ZanattaAlessandro Dal Bello e Armando Rizzo.

Presenti moltissimi manager ed ex lavoratori dello Sportsystem oltre allo stesso Olivieri, seduto in prima fila con la moglie Michela e i due figli Stefania e Jacopo.

Tanta gente alla presentazione in biblioteca del libro del giornalista Daniele Ferrazza

Nato a Lecco e figlio di artigiano, Olivieri arrivò poco più che ventenne in Veneto per produrre leve e ganci per il mondo della scarpa sportiva contribuendo a industrializzare, grazie ad avanzate soluzioni nelle macchine a iniezione, il processo produttivo degli scarponi da sci.

Accanto all’azienda che porta il suo nome fondò la Oima, specializzata in macchine ad iniezione.

A 35 anni decise di andare in Canada e aprire una fabbrica di pattini da hockey: “Vidi la più grande fabbrica di pattini canadese e capii che noi eravamo anni luce più avanti”.

Portò quindi il modello industriale veneto nel paese nordamericano, patria mondiale dell’hockey e in breve tempo la sua azienda, la Micron, diventò un temibile competitor nel settore.

Grazie a un innovativo brevetto di una lama annegata nello scafo con una particolare tecnica di sovrainiezione, un concetto inventato a Montebelluna insieme ai suoi storici collaboratori, Olivieri diventò nel breve volgere di tempo il più grande produttore di pattini da hockey al mondo.

Le sue aziende diventarono un punto di riferimento internazionale per tutti coloro che applicano il sistema di stampaggio a iniezione.

“Pochi anni dopo – racconta Ferrazza – bussò alla sua porta la Bauer, il più importante marchio dell’hockey canadese e dunque mondiale: gli venne proposto un accordo alla pari con la sua piccola azienda. Nacque così il gruppo Warrington, che comprende una dozzina di marchi, tra i quali Greb, Hush Puppies, Kodiak, Santana, Trappeur, Kerma, Tyrol Sports, Caber, Lange”.

Nel 1988 acquistò la maggioranza di Bauer, che divenne il marchio di punta di un piccolo impero di articoli sportivi.

La sua azienda, denominata Canstar Sports Inc, è quotata al Nasdaq e a Toronto e le sue azioni nel giro di pochi anni quadruplicarono il valore.

“Nel 1995 – continua Ferrazza – Nike, desiderosa di entrare nel mercato del pattino dalla porta principale, lanciò un’Opa sulla Canstar, valorizzandola 395 milioni di dollari, e ne diventa azionista di maggioranza. A 55 anni, Olivieri tornò in Europa e applicò il suo talento ad investimenti agricoli ed immobiliari. Attualmente è uno dei maggiori produttori di olio in Spagna, dove possiede una tenuta di settecento ettari. Si dedica inoltre a importanti operazioni immobiliari a Verona e Lecco”.

“La capacità, la visione e l’inventiva – commenta il sindaco Bordin -, unite ad un terreno fertile come quello di Montebelluna, nota nel mondo per essere patria dell’abbigliamento e della calzatura sportiva, hanno creato quello speciale connubio che ha portato all’affermazione di Icaro Olivieri, delle sue idee innovative e dei suoi prodotti in Italia come all’estero. La sua storia diventa il simbolo di tante altre storie, spesso nascoste, grazie alle quali Montebelluna è diventata la città che conosciamo”.

“È un onore e un particolare orgoglio – afferma il presidente Pozza – conoscere un grande ingegno d’impresa come Icaro Olivieri che, per quanto ha realizzato, rappresenta un esempio di imprenditore che ha visto, già all’epoca, nel mondo il teatro d’azione per applicare le proprie invenzioni di processo e di prodotto. Un made in Italy che ha saputo conquistare i maggiori brand mondiali”.‎

“Icaro Olivieri – dichiara Alberto Zanatta, vicepresidente vicario di Confindustria Veneto Est – è un imprenditore di riferimento per lo Sportsystem di Montebelluna che ha saputo, con successo, proiettare la sua visione e le competenze di questo territorio nei mercati internazionali. È stato importante raccontare questo percorso esemplare di vita e di impresa, ancor più per le generazioni più giovani affinché raccolgano il testimone di visione, tenacia, passione e competenza di Icaro Olivieri”.

(Autore: Andrea Berton)
(Foto: per concessione di Daniele Ferrazza)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Total
0
Shares
Articoli correlati