Quinta su 11 candidature, tutte accettate. E’ questo il risultato di successo ottenuto dall’area urbana asolano-castellana-montebellunese nella graduatoria delle manifestazioni di interesse delle aree urbane del Piano regionale FESR 2021-2027. Un esito nell’ambito del progetto europeo Sisus (strategie integrate di sviluppo urbano sostenibile pubblicato in questi giorni nel Bollettino ufficiale della Regione Veneto).
Dopo essere stata l’unica area urbana afferente ad un’autorità urbana non capoluogo di provincia nella prima edizione del POR-FESR della Regione Veneto – che nel 2017 aveva riconosciuto cinque aree urbane tradizionali (Venezia, Padova, Treviso, Verona e Vicenza) e, in via sperimentale, una delle nuove aree urbane a rete – l’area asolano-castellana-montebellunese ha ottenuto 48,20 punti piazzandosi al quinto posto della graduatoria, dopo l’area urbana di Vicenza, quella di Padova, quella di Verona e quella di Treviso.
Oltre a queste 5 candidature, hanno presentato manifestazione di interesse altre 6 aree urbane: Belluno, Basso Piave Urbano, Venezia, Pedemontana, Coneglianese Vittoriese e Rovigo. La graduatoria delle stata stilata dalla Commissione di Valutazione sulle 11 manifestazioni di interesse, pervenute entro il 1° aprile scorso, in risposta all’Avviso Pubblico pubblicato alla fine del 2021.
Quattro i criteri valutati: di ricevibilità, in merito all’identificazione e alla costruzione dell’Area urbana, in merito alla capacità amministrativa e istituzionale ed in merito alle componenti preliminari di Strategia.
La fase successiva prevede che ogni area elabori e presenti, alla Regione, la propria Strategia territoriale che, a differenza che nel 2017, riguarderà 13 Comuni dell’Area. I Comuni dell’area sono infatti passati da 10 a 13 coinvolgendo – oltre che Montebelluna, Castelfranco Veneto, Altivole, Asolo, Caerano di San Marco, Istrana, Loria, Maser, Riese Pio X, Trevignano, Vedelago – anche 3 news entry: Fonte, Loria e Volpago del Montello portando così l’area da 331,4 Kmq 401,713 Kmq per un totale di 166.313 abitanti rispetto ai 141.725 abitanti della “versione” precedente.
“L’estensione delle dimensioni territoriali dell’area – commenta il presidente dell’autorità urbana e sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin – era una possibilità offerta dall’avviso e la scelta è stata quella di introdurre tre Comuni limitrofi all’area urbana esistente coinvolgendo tre realtà appartenenti a ciascuna delle tre Ipa del territorio: Fonte per l’Ipa Terre di asolo Montegrappa, Loria per l’IPA castellana e Volpago del Montello per l’Ipa Montello Piave Sile”.
“Questa si è dimostrata una scelta vincente – continua – ampliando non solo l’area territoriale ma anche le sinergie che, già si sono dimostrate positive in questi anni facendo diventare la nostra area urbana da outsider a punto di riferimento per altre realtà non capoluogo di provincia del Veneto”.
“Ora lavoreremo per definire puntualmente la Strategia territoriale – conclude – in sinergia con la Regione, facendo anche tesoro dell’esperienza maturata in questi 5 anni quando il territorio ha potuto beneficiare, grazie attraverso la SISUS, di 17 milioni di euro complessivi di investimento nei settori dell’informatizzazione, della mobilità sostenibile e dell’inclusione sociale”.
La Politica di Coesione 2021-2027 concentrerà le proprie risorse su 5 obiettivi strategici, in parte sovrapponibili a quelli del 2014-2020: un’Europa più intelligente – mediante l’innovazione, la digitalizzazione, la trasformazione economica e il sostegno alle piccole imprese -, più verde e priva di emissioni di carbonio – grazie agli investimenti nella transizione energetica, nelle energie rinnovabili e nella lotta contro i cambiamenti climatici – e più connessa – dotata di reti di trasporto e digitali strategiche -.
Inoltre si punta ad avere un’Europa più sociale – che sostenga l’occupazione di qualità, l’istruzione, le competenze professionali, l’inclusione sociale e un equo accesso alla sanità -, più vicina ai cittadini – attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato di ogni tipo di territorio e delle iniziative locali” provvedendo a promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane -.
“Essere la prima area urbana – aggiunge il sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon – dopo ì capoluoghi di provincia del Veneto è il riconoscimento del grande e importante lavoro di programmazione e collaborazione realizzato finora e, al tempo stesso, funge da sprone per il lavoro che ci aspetta e che porterà ulteriori risorse nei nostri territori”.
“E’ un ottimo risultato ottenuto dal territorio – conclude il sindaco di Asolo, Mauro Migliorini – che conferma il valore delle sinergie per migliorare e potenziare i servizi del territorio. Proseguiremo nel dare il nostro contributo all’alleanza strategica convinti che otterremo ulteriori risultati come già abbiamo realizzato ad esempio con l’implementazione di mezzi pubblici sostenibili, il rinnovo delle fermate degli autobus, l’aggiornamento informativo e le strutture inclusive”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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