Montebelluna, la protesta di genitori e insegnanti: sabato flash mob per “una scuola reale”. Inviata una petizione a Zaia

A Montebelluna c’è un gruppo di insegnanti e genitori, sempre più numeroso, che si sta mobilitando per chiedere un rientro a scuola, per settembre, in condizioni di “normalità”.

In sostanza, un ritorno a scuola senza mascherine e distanziamento sociale. La portavoce del gruppo, Beatrice Palai, ha inviato il 1 giugno scorso al governatore Luca Zaia una petizione “a favore di una scuola reale”, in cui viene espressa forte preoccupazione per le regole che si stanno discutendo anche in questi giorni a Roma e che potrebbero essere imposte a settembre per il ritorno nelle aule scolastiche.

Per far sentire la propria voce il gruppo montebellunese, di cui fanno parte anche Michele Borlina, Simonetta Covolan, Angela Formagiu e Silvia Bernardelle, sarà protagonista sabato 6 giugno di un flash mob che si articolerà in due momenti: dapprima, alle ore 10, attraverso un raduno di fronte alla scuola primaria Marconi di Montebelluna, quindi, alle 11, sul Sedese, di fronte alla Loggia dei Grani.

“Poteva esserci un impegno forte nei confronti della scuola da parte del governo che invece non c’è stato – dicono i promotori della protesta -. La didattica a distanza è stato solo uno strumento, ma se in questi mesi la scuola italiana ha mantenuto un po’ di dignità è stato soltanto per merito dei ragazzi e dei loro insegnanti. Hanno dimostrato capacità di affezione allo studio, impegno e capacità di arrangiarsi”.

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Il nocciolo del problema è il rientro in aula che, stando alle discussioni in corso all’interno della politica, sarà condizionato da forti limitazioni delle libertà personali: “C’è davvero tanta confusione, ormai, attorno alla scuola – affermano i protagonisti della protesta – Chi parla oggi di misure da adottare non ha assolutamente alcuna idea di cosa avvenga all’interno della scuola stessa. Se le condizioni per ritornare in classe sono quelle in discussione sarebbe molto meglio dire ai ragazzi di non tornare proprio a scuola, sarebbe meno dannoso”.

“All’interno del nostro gruppo ci sono genitori e insegnanti, siamo convinti che il rientro in classe debba svolgersi solo ed esclusivamente in condizioni di normalità. Ormai il malcontento si sta diffondendo ed esplode sui social. Siamo sì preoccupati della salute dei nostri figli o dei nostri alunni – aggiungono -, ma lo siamo anche per le conseguenze psichiche che comporta, specialmente nei più piccoli, entrare in un ambiente asettico, tutti con le mascherine e ben distanti tra loro. Controlli delle temperature all’ingresso delle aule, ingressi contingentati e tutta una serie di misure su cui stanno discutendo a Roma quale impatto avranno nelle menti dei ragazzi? Ci sono addirittura proposte per il distanziamento che ricordano strutture per l’addestramento degli animali. Ciò che purtroppo emerge, da tutte le proposte che abbiamo sentito fino a questo momento è soltanto un principio fondato sulla paura: del contagio, del contatto, del respiro, della contaminazione e della vicinanza. In sostanza è paura di vivere”.

“Se vogliamo parlare di distanziamento – sottolineano nella petizione inviata a Zaia -, possiamo semmai pensare di creare classi ridotte. Possiamo progettare una didattica che coinvolga maggiormente gli spazi all’aperto, traendo spunto da prassi già ampiamente in uso in altre culture, come avviene con successo in Germania, in Danimarca, e anche in numerose città italiane. Noi non vogliamo che i nostri bambini e i nostri ragazzi stiano seduti tutto il tempo-scuola lontani dagli altri, divisi magari da uno schermo di plexiglass, con una mascherina sulla faccia diverse ore al giorno. Non vogliamo che abbiano questo ricordo della loro infanzia o adolescenza. Chiediamo come insegnanti, come genitori, come costruttori del mondo di domani, di poter continuare a donare speranza e coraggio ai nostri ragazzi, perché questo è l’unico modo in cui riusciamo a guardare al futuro”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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