Ragazzina picchiata in pieno centro a Montebelluna. Il sindaco Bordin esclude la presenza di baby gang: “Senso di impunità in alcuni giovani”

“Nessuna emergenza baby gang in città, si tratta di episodi isolati”: a dirlo è il sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin, commentando l’episodio di violenza che ha visto come protagonisti alcuni minorenni sabato pomeriggio in centro città.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, intorno alle ore 17 dello scorso sabato 30 aprile un gruppo di giovani avrebbe rincorso due ragazze fino a quando, nei pressi del municipio, una di loro sarebbe stata picchiata. 

La scena è avvenuta sotto gli occhi di alcuni passanti e poco dopo è intervenuta la polizia locale, che ha provveduto ad identificare parte del gruppo di ragazzi.

“Ho parlato con la polizia locale e con qualche testimone – racconta il sindaco Bordin – Sembra che ad essere coinvolti siano soltanto dei minorenni ma potrebbero arrivare ulteriori dettagli dopo l’analisi del contenuto delle telecamere e le indagini dei carabinieri. Nei prossimi giorni, inoltre, potrebbe partire una denuncia da parte delle due ragazze. Un mese e mezzo fa ho partecipato ad un vertice sul tema della sicurezza insieme ad altri amministratori del territorio: posso rassicurare i cittadini che stiamo tenendo costantemente monitorata la situazione”.

“Senza voler fare il sociologo di turno – conclude – credo che il Covid possa aver influito in modo significativo sul malessere giovanile. Ci tengo a sottolineare che alcune mele marce, però, non devono infangare decine di giovani che conosco e dai quali imparo sempre qualcosa. Oltre al disagio legato ai due anni di pandemia, però, c’è anche un senso di impunità che appartiene ad alcuni ragazzi che vogliono fare i bulli. A questo, purtroppo, si aggiungono delle situazioni di problemi in famiglia”.

Per il sindaco di Montebelluna, quindi, non c’è nessun allarme “baby criminalità” in città, anche se davanti a questi episodi, sia quelli di Montebelluna ma anche altri casi simili che si sono verificati in diverse zone della provincia di Treviso, è sempre meglio non abbassare la guardia.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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