Solamente l’1 per cento dell’acqua presente sul Pianeta (che è composto d’acqua per il 71%) è utilizzabile per l’uomo. Per questo motivo viene definita l’oro blu, anche l’Onu e diverse altre organizzazioni mondiali da tempo evidenziano la fondamentale importanza della sua tutela.
In questo senso, il Trevigiano è un territorio estremamente ricco ed è, a maggior ragione, cruciale la salvaguardia di questo grande patrimonio.
Nell’area della destra Piave le “chiavi della cassaforte dell’oro blu” sono nelle mani di Alto Trevigiano Servizi srl (Ats), nata 10 anni fa, che ha la gestione in “House providing” del servizio idrico integrato dell’area, e cioè un’unica società, partecipata dalle pubbliche amministrazioni, ne garantisce il servizio in efficienza, efficacia ed economicità, gestendo le fonti, la distribuzione dell’acqua potabile, le linee di fognatura e gli impianti di depurazione fino allo scarico delle stesse.
Sono 52 i Comuni soci di Ats (49 della provincia di Treviso, due di Belluno e uno di Vicenza) che gestisce qualcosa come 65 sorgenti, 197 serbatoi, 37 depuratori, oltre 5mila chilometri di rete, 118 pozzi e 69 impianti di disinfezione dell’acqua. E lo fa avvalendosi complessivamente di 260 dipendenti.
Ats ha un suo consiglio d’amministrazione che si rinnova dopo la presentazione di tre bilanci. Attualmente il cda (eletto nel luglio 2019) è composto dal presidente Fabio Vettori (sindaco di Nervesa della Battaglia), dall’amministratore delegato Pierpaolo Florian e dai consiglieri Anna Sozza, Duilio Vendramin e Tecla Lucia Zamuner.
L’organo di controllo è il Consiglio di Bacino Veneto Orientale che si occupa della convenzione del servizio, dei regolamenti del servizio idrico e fognario, della carta del servizio a garanzia dei cittadini, oltre al calcolo della Tariffa.
Ats ha anche adottato un Modello di prevenzione dei comportamenti illeciti da parte dei propri amministratori, dipendenti, rappresentanti e partner, per garantire trasparenza e correttezza nella conduzione dell’azienda.
Oltre all’erogazione del servizio l’azienda garantisce non soltanto la manutenzione ed efficienza degli impianti, ma anche il loro rinnovo e ampliamento. Il prossimo grande cantiere la vedrà impegnata nella realizzazione della nuova tratta fognaria di Treviso che va dall’aeroporto al quartiere di San Giuseppe.
Partirà anche nella Pedemontana la posa di una nuova condotta fognaria lungo i Comuni della Valcavasia ed è in via di ultimazione il nuovo depuratore di Crocetta del Montello.
Sta inoltre per essere affidata la progettazione definitiva per l’ampliamento dell’impanto di Salvatronda a Castelfranco, dove sarà realizzata una piattaforma che servirà per seccare i fanghi di tutto il territorio.
Analisi quotidiane garantiscono la qualità dell’acqua che arriva ai nostri rubinetti: “Un’acqua che cerchiamo di proteggere – dice l’amministratore delegato Pierpaolo Florian – sensibilizzando gli utenti al risparmio idrico. Anche quest’anno, assieme a Contarina e altri gestori quali Piave Servizi e Veritas, abbiamo distribuito 67mila borracce nelle scuole elementari e medie”.
La ricerca è un altro punto di forza di Ats grazie a cui l’azienda ha vinto l’Horizon 2020 (programma europeo per il finanziamento della ricerca) grazie a un progetto per il recupero del fosforo dai fanghi di depurazione. Fosforo che viene reimpiegato creando bioplastiche e cellulosa. A Carbonera è stato realizzato un impianto e le tecnologie verranno utilizzate anche nel nuovo impianto di Salvatronda.
“A Treviso – sottolinea l’ad Pierpaolo Florian – stiamo sviluppando una serie di ricerche in collaborazione con gli atenei, con l’Università di Venezia e il Politecnico delle Marche. Stiamo ultimando la progettazione per realizzare la nuova palazzina per la ricerca presso il depuratore di Treviso”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
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