Rinuncia al progetto dell’area ex Posta

L’ex Posta

Nell’ultimo consiglio comunale di Montebelluna è stata discussa l’interpellanza presentata dai Democratici per Montebelluna sull’ex area Posta.

“Chiediamo all’amministrazione – si legge nell’interpellanza firmata dal capogruppo Davide Quaggiotto – se conferma che c’è stata una rinuncia ufficiale al progetto di riqualificazione dell’ex area Posta che prevedeva lo spostamento nell’area ex Ostani di una parte della cubatura utilizzabile. Inoltre, chiediamo per quale motivo l’amministrazione non abbia mai preso una posizione ufficiale su questo progetto e come intenda ora procedere con la richiesta di intervento che riguarda solo l’area ex Ostani”.

I Democratici hanno evidenziato che l’argomento in questione era stato inserito all’ordine del giorno di una commissione convocata recentemente e non era stato discusso.

Il gruppo di opposizione ha chiesto inoltre all’amministrazione comunale la conferma su una determinata ricostruzione dei fatti.

“Il progetto iniziale – si legge nella nota – era stato depositato ufficialmente dal privato nel maggio 2021 ed è stato illustrato durante una commissione a seguito di una nostra richiesta presentata in data 19 ottobre 2022. Dopo la commissione, i Democratici per Montebelluna hanno richiesto l’organizzazione di un sopralluogo nell’area ex Posta con una comunicazione formale datata 27 gennaio 2023. Una risposta alla richiesta del sopralluogo è stata data solo il 1° marzo 2022. Quindi dopo un mese circa. Invece il sopralluogo non è mai stato organizzato”.

“In data 25 aprile 2023 – continua la minoranza -, abbiamo richiesto una commissione per conoscere il contenuto dello studio del progetto di riqualificazione dell’area ex Posta commissionato dal Comune, se non sbaglio, nell’agosto 2021, ad uno studio di Bologna. Lo studio è stato presentato durante una riunione informale organizzata in data 7 giugno 2023. Invece la copia della documentazione richiesta con un accesso agli atti datato 12 giugno 2023 non è mai stata inviata”.

“Il trasferimento della cubatura – conclude – era stato proposto per ridurre la dimensione dell’intervento nell’area ex Posta. Quindi, adesso, nell’area ex Posta permane la capacità edificatoria prevista inizialmente. Inoltre, come conseguenza della richiesta di trasferimento della cubatura, il Comune avrebbe potuto richiedere un beneficio pubblico. Ricordo che si ipotizzava la riqualificazione della strada presente tra l’ex area Posta e l’ex mercato del pesce. Con la rinuncia al progetto iniziale questa possibilità viene meno”.

Il sindaco Adalberto Bordin ha risposto punto per punto all’interpellanza, spiegando che c’è stata una rinuncia ufficiale al progetto di riqualificazione dell’area ex Posta il 28 settembre del 2023.

“Il progetto dell’area ex Posta e dell’area ex Ostani avrebbe potuto creare un’extra cubatura – spiega il primo cittadino – La proprietà ha acquisito delle aree limitrofe dove c’è già una volumetria esistente. In questo modo vengono scissi i due progetti ex Posta ed ex Ostani non creando un’extra cubatura. Vi ricordo che l’area langue così purtroppo da 35 anni. Sarebbe da chiedere anche alle amministrazioni precedenti come mai da tutto questo tempo la situazione sia così degradante. Stiamo parlando di quello che potrebbe essere il cantiere più importante e impattante della città, visto che è esattamente in centro”.

“Anche dalle amministrazioni precedenti sono state fatte decine di valutazioni – continua -, come in occasione della riunione informale del 7 giugno del 2023. Il privato ha deciso di acquisire le proprietà contermini e quindi ritirare il progetto dell’ex Posta così com’era stato presentato. La valutazione da parte dell’amministrazione, nel caso della presentazione di un progetto, deve essere molto seria. Rischiare di occludere il cono di visuale su Villa Binetti sarebbe stato una violenza nei confronti di tutti i cittadini. Ricordo che il progetto dell’area ex Ostani è un nuovo progetto che nulla ha a che vedere con l’area ex Posta”.

“Rispetto al sopralluogo – aggiunge -, ricordiamo che è un’area privata e c’è anche la pericolosità da un punto di vista di sicurezza. Forse avrei dovuto comunicarvelo e di questo mi scuso. Per la richiesta di accesso agli atti, c’è stata una svista da parte dell’ufficio ma non si tratta di malafede. Io ritengo che la riduzione di cubatura possa già essere considerata un beneficio pubblico, anche perché per fortuna la sensibilità rispetto all’impatto urbanistico delle persone è cambiata nel corso del tempo”.

“Siccome le interlocuzioni con il privato non sono finite – conclude – perché l’ex Posta deve essere riqualificata, nei giorni scorsi abbiamo inviato una richiesta di incontro per capire in che modo (il privato) ha intenzione di procedere ora che l’area ex Ostani è stata staccata dall’area ex Posta. Nel momento in cui ci verrà presentato un progetto, dopo aver sondato tutte le caratteristiche tecniche da parte degli uffici, sarà premura dell’amministrazione cominciare una sorta di ‘trattativa‘ per ottenere dei benefici pubblici”.

I dettagli tecnici della questione sono stati illustrati dottor Gerry Boratto, dirigente del settore Governo e sviluppo sostenibile del territorio del Comune di Montebelluna.

Il consigliere comunale Loreno Miotto è intervenuto dicendo che, dopo tutto questo tempo, non si capisce quale sia l’idea dell’amministrazione comunale per il futuro di quell’area.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati