Dopo il “Diamoci due schiaffoni in centro” ecco farsi largo una nuova “moda” nel Montebellunese: il “Saltarotonda con fuga”.
L’allentamento delle restrizioni sta pericolosamente scatenando il caos, prima le risse nei centri cittadini, ora la bieca abitudine di scappare dopo aver avuto un incidente, anche di considerevoli proporzioni.
Due casi in pochissimi giorni, non faranno statistica, ma possono far preoccupare. Il primo, poche ore dopo il passaggio del Giro, a Volpago del Montello. Ieri sera è invece accaduto in centro a Montebelluna: salto della rotonda e auto contro una vecchia casa disabitata.
“La goccia fa il buco nella pietra”, dicevano i latini in senso positivo. Dandone tuttavia un’altra accezione si può attribuirle il significato che le cattive abitudini possono portare a qualcosa di ben più grave.
Basti pensare all’omissione di soccorso o, addirittura, all’omicidio stradale. In molti casi, dopo un incidente in cui non ci sono danni a persone, gli automobilisti preferiscono darsi alla fuga che affrontare un eventuale alcoltest di maggiori conseguenze.
C’è appunto da domandarsi se, le stesse persone, lo farebbero anche in situazioni ben più gravi. Meglio prevenire, dunque, e pensare seriamente di introdurre una postilla al reato penale riguardante gli incidenti stradali, introducendo quello di “allontanamento ingiustificato dal luogo in cui si è stati coinvolti in un sinistro con danni a cose pubbliche o private”.
Ieri sera, martedì 25 maggio, in via Montello a Montebelluna, un’auto proveniente da est, imboccando la rotonda di fronte a Villa Romivo, ha tirato dritto, travolgendo dapprima un piccolo cartello stradale di direzione, poi finendo la corsa contro la casa in ristrutturazione situata sul lato opposto, quasi all’angolo con via Matteotti.
L’impatto ha causato un grosso buco sul muro e questa mattina diversi pezzi dell’automobile si potevano ancora ritrovare lungo la strada in via Montello, fino anche a oltre 50 metri di distanza.
Anche in questo caso, secondo le prime informazioni, l’automobilista si sarebbe dato alla fuga ma sarebbe anche stato prontamente fermato da due pattuglie dei carabinieri. Plauso alle forze dell’ordine, già molto impegnate contro il dilagare della microcriminalità e loro malgrado costrette a rincorrere anche queste situazioni, apparentemente più marginali.
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