A tre anni dalla sua improvvisa scomparsa avvenuta nel maggio 2020 mentre correva in tandem con un amico sul Montello, la famiglia, l’amministrazione comunale e l’atletica montebellunese celebrano l’atleta paralimpico Carlo Durante.
E’ stata scoperta oggi pomeriggio allo stadio San Vigilio di Montebelluna la targa a lui dedicata con incise queste parole: “Lo stadio di Montebelluna e le prese del Montello sono stati la Tua palestra e il Tuo rifugio adorato, erano questi i posti in cui amavi stare e tornare sempre, luoghi che hai frequentato assiduamente e amorevolmente ogni giorno, allenamento dopo allenamento”.
Una dedica che sintetizza la sua vita: una vita fatta di sacrificio, sport, passione e tanti, tanti km, quelli che gli hanno permesso di mettere a segno tantissimi risultati nazionali ed internazionali. E questo, nonostante la sua disabilità.
Nato a Volpago del Montello nel 1946, Carlo Durante era da affetto da retinite pigmentosa, una malattia che già in età giovane lo porta alla cecità.
Questo però non scoraggia la sua passione, e a 40 anni riprende a fare quello che gli piaceva da sempre: correre. Allenamenti continui, su e giù dalle prese del suo amato Montello, uniti ad uno stile di vita rigoroso, gli permettono di partecipare a tantissime gare e ad oltre 70 maratone (tre edizioni a New York, a Boston, Monaco, Londra, Venezia, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Brescia, Carpi, Torino, Roma, Cesano Boscone, Treviso e quasi la metà delle edizioni della Duerocche), con risultati eccezionali collezionando un palmares notevole.
Durante è medaglia d’Oro alle Paralimpiadi di Barcellona nel 1992, Argento alle Paralimpiadi di Atlanta nel 1996 e bronzo a Sidney nel 2000, oltre che campione del mondo nel 1994 a Berlino. È stato anche campione europeo per tre volte (Caen 1991, Dublino 1993, Riccione 1997) e si è affermato come campione italiano non vedenti dal 1990 al 2004, su tutte le distanze.
Pioniere del movimento paralimpico in Veneto, ha anche dedicato la sua vita all’attività di promozione dello sport per i disabili, conquistando numerosi riconoscimenti istituzionali (è stato insignito più volte della Medaglia d’oro al merito sportivo, oltre che del Leone d’argento conferito dal CONI regionale e del Collare d’oro al merito sportivo nel 2015).
Allo scoprimento erano presenti i familiari – la moglie Roberta e le figlie Chiara e Daniela -, il sindaco Adalberto Bordin, il vicesindaco Claudio Borgia, l’assessore allo sport Andrea Marin, l’assessore al sociale Maria Bortoletto e il consigliere delegato allo sport Walter Baseggio.
Presente anche Adis Saccol, vice presidente dell’ASD Atletica Montebelluna, oltre ai bambini e ragazzi della società sportiva e agli amici di Durante.
“Carlo Durante rappresenta un esempio di forza di volontà eccezionale. Mi emoziona pensare alla sua caparbietà, alla sua tenacia e alla sua passione, doti che lo hanno contraddistinto e permesso di macinare km e km senza vedere.
Pur non conoscendo Carlo, l’insegnamento che lui ci ha regalato e che continua a regalarci costituisce un valore importante che vogliamo testimoniare e sottolineare con questa targa in sua memoria proprio all’ingresso dello stadio e della pista di atletica della nostra Città”, ha commentato il sindaco Bordin.
Conclude la figlia di Carlo Durante, Daniela: “Questo è un sogno che diventa realtà. Da sempre avevamo sperato di poter rendere tangibile il ricordo della figura di mio papà che proprio nella pista di atletica ha mosso tantissimi passi durante gli allenamenti. Grazie a tutti coloro che hanno voluto essere presenti, all’amministrazione comunale, agli amici, e all’A.S.D. Atletica Montebelluna”.
(Foto: Comune di Montebelluna).
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