Sta diventando ormai virale il “Tradotta friendly”. Non passa settimana che qualcuno, anche privati, si senta in obbligo di fare qualcosa per la cura di una pista ciclabile che è entrata nel cuore, prima di tutto, in decine di migliaia di residenti nei quattro Comuni interessati dal suo percorso: Montebelluna, Volpago del Montello, Giavera del Montello e Nervesa della Battaglia.


E’ di un paio di giorni fa la decisione di una signora di Nervesa, Maria Guidara, di regalare una quercia al Consorzio Bosco Montello affinché fosse piantumata lungo il percorso, nel suo Comune di residenza.
Tutto è avvenuto attraverso uno scambio di sms tra il direttore del Consorzio, Levis Martin e la signora stessa che si è poi recata dal vivaio Floridea di via Schiavonesca per l’acquisto.


Caso ha voluto che lo stesso vivaio avesse già espresso l’intenzione di donare dieci piante (4 carpini, 4 querce e 2 aceri) al Consorzio.
Così, questa mattina, Farenatura onlus (divenuta ormai una partner insostituibile del Consorzio nella gestione e nella manutenzione della Tradootta), sotto la guida del suo presidente Natalino Comin, è andata a ritirare le undici piante, già tutte messe a dimora dai volontari dell’associazione montebellunese che gestisce anche il Bio Parco Noè di via Gazie a Montebelluna.


Cinque piante sono state sistemate sul tratto di Nervesa, 5 a Volpago e una (la quercia della signora Guidara) presso il monumento dei Fanti, sempre a Nervesa, che ha ispirato i sentiti ringraziamenti del presidente dell’associazione dei Fanti di Bavaria, Ivano Bottega.


“E’ una grande soddisfazione per i sindaci del Montello – commenta il direttore del Consorzio Bosco Montello, Levis Martin – vedere che la gente dona ed è contenta di donare qualcosa per un bene pubblico. E’ bello anche vedere come le persone si stiano in qualche modo affezionando alla pista ciclabile. Vediamo tanta partecipazione. Ringrazio io Bioparco per tutto l’aiuto che ci sta dando e il Consorzio auspica che l’esempio della signora di Nervesa e del vivaio coinvolga sempre più persone”.
(Foto: Consorzio Bosco Montello).
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