Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Stazione di Montebelluna hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Treviso, nei confronti di un 23enne cittadino tunisino residente in quel centro, pregiudicato per delitti contro la persona, il patrimonio e in materia di sostanze stupefacenti.
Il giovane si trovava agli arresti domiciliari, con l’applicazione del braccialetto elettronico dal 29 gennaio, dopo essere stato arrestato in flagranza di reato per una rapina commessa l’8 agosto 2023 nel supermercato Prix di Montebelluna ed essere stato portato per un primo periodo nel carcere di Treviso.
L’attività investigativa effettuata dai militari dell’Arma, ha consentito di accertare alcune condotte delittuose da parte del 23enne, oltre all’inosservanza degli obblighi imposti dalla misura cautelare.
In particolare è stato accertato e segnalato all’Autorità giudiziaria che: il 23enne si era allacciato abusivamente al contatore della corrente elettrica di un vicino di casa, il quale poi aveva rilevato consumi elevati per la sua utenza, nel corso di sopralluogo eseguito con personale dell’Enel era stato verificato che, a causa della mancata erogazione di energia elettrica nella sua abitazione, era compromessa la funzionalità del braccialetto elettronico e non funzionava il campanello dell’abitazione, rendendo, così, impossibili i controlli.
Infine nell’abitazione c’era anche un continuo andirivieni di pregiudicati e tossicodipendenti.
A seguito delle relative comunicazioni effettuate dai Carabinieri della Stazione di Montebelluna, l’Autorità giudiziaria ha emesso il provvedimento cautelare, pertanto il 23enne è stato nuovamente portato in carcere a Treviso.
Infine nella tarda serata di giovedì 29 febbraio, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Montebelluna, durante un servizio di controllo del territorio in piazza Parigi del centro montelliano, hanno denunciato un 25enne di Caerano di San Marco, sorpreso in compagnia di un noto pregiudicato del luogo, nonostante fosse destinatario del divieto di ritorno in quel comune per tre anni, emesso nei suoi confronti dalla Questura di Treviso e valido fino al mese di ottobre 2026.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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