Si chiude il primo ciclo di eventi per i 150 anni dal trasferimento del mercato di Montebelluna. Varaschin: “È già in cantiere il calendario autunno/inverno”

Si sono conclusi ieri con il mercato rievocativo gli eventi clou per i 150 anni dal trasferimento del mercato di Montebelluna dal colle di Mercato Vecchio al piano.

Tra espositori vestiti in abiti d’epoca sparsi per la città, animali e merci termina un periodo pieno di incontri ed eventi di questa importante ricorrenza per la storia di Montebelluna.

“Ieri abbiamo inaugurato il mercato al piano – commenta il sindaco Adalberto Bordin – Grazie a Dino Bottin, Monica Guarnier, Gianna Galzignato, Giovanni Mondin, Emiliano Guerra e Alessandra Cappelletto che per mesi hanno lavorato dietro le quinte per la buona riuscita della manifestazione. Grazie inoltre al gruppo Banda e Majorettes Città di Montebelluna, ai Mercanti Dogali, alle Contrade partecipanti, a Marco e Francesco, ai Radioamatori, all’Ente Palio, ai ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado Rita Levi Montalcini e a tutti coloro, funzionari comunali compresi, che si sono prodigati a qualsiasi titolo per rendere memorabile questa domenica”.

“È stata un’estate ricca di eventi per i 150 anni – aggiunge l’assessore al turismo Debora Varaschin – e ieri si è chiuso di fatto un ciclo che ha visto protagonista la nostra città. Un grazie di cuore a tutti coloro che, in modi diversi, hanno collaborato alla realizzazione e al successo di queste celebrazioni, in particolare a chi ha condiviso gioie e dolori di questo entusiasmante percorso. Non è finita qui, infatti è già in cantiere il calendario per il periodo autunno/inverno”.

“Fatto – si legge in un commento social dell’ex assessore Bottin – Dato tutto ciò che si poteva. Non tutto è andato come si voleva…pazienza. Con ieri è calato il sipario…anni di volontariato, di aiuto e sostegno delle associazioni di Montebelluna. Questa estate vi abbiamo regalato momenti emozionanti. È tempo di riposarsi”.

I visitatori ieri hanno potuto ammirare le carrozze d’epoca in Piazza Dall’Armi, mentre in piazza Sedese sacchi di grano, frumento e auto d’epoca.

La contrada di Pederiva ha venduto il pane, Caonada il formaggio e in Piazza Tommaseo ci sono stati il mercato dei frutti e dei fiori, i giochi di legno e le scarpe (Sant’Andrea ha venduto frutta e confetture).

Piazza Marconi ha ospitato il mercato delle terraglie (l’associazione Grecale ha mostrato come produrre vasi oltre al laboratorio di ferro battuto e alla vendita ceramiche) oltre alla frasca di Biadene (cicchetti, vino, bibite); in Piazza Negrelli tanti i curiosi per l’esposizione di animali (1 bue, 1 toro, 6 vacche, 1 vitellino, 2 scrofe, capre, anatre, galline, 1 mulo e 1 asino).

In Piazza Negrelli la gente ha ammirato anche i tessuti e la vendita di formaggio mentre la contrada di Busta ha venduto salami e Guarda tessuti, pasta e fasioi e fegato.

L’inaugurazione ufficiale del mercato è avvenuta alla presenza del sindaco e della Banda Musicale “Città di Montebelluna”: gli studenti della scuola Secondaria di 1° grado Rita Levi Montalcini hanno consegnato al primo cittadino il Carnet de voyage, una scatola con una serie di acquerelli sul tema del mercato elaborati e realizzati dai ragazzi dell’allora seconda media durante l’anno scolastico 2021/2022.

Da ricordare anche il concerto della Banda Musicale e Majorettes di Montebelluna, le esibizioni delle contrade nelle varie piazze e lo spettacolo “Berto e l’oste” di Marco e Francesco.

Una giuria ha valutato i migliori capi animali, che sono stati premiati sul palco, e nel pomeriggio si sono esibiti i Mercanti Dogali (nella postazione riservata in piazza Marconi l’Associazione Radioamatori ha proposto dei collegamenti radio).

Marco e Francesco hanno messo in scena lo spettacolo “Flora e Virginia” e c’è stata anche la “Caccia alla mercanzia” organizzata dal Museo civico insieme al MeVe.

(Foto: Comune di Montebelluna).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati