Sicurezza in città. Il sindaco: “Non siamo invasi dal degrado”. Democratici: “Serve il vigile di quartiere”

Il tema della sicurezza a Montebelluna è stato al centro del confronto politico nel consiglio comunale dello scorso mercoledì 20 settembre e del dibattito in città sull’ultimo spiacevole episodio segnalato nei social: il furto con destrezza nell’area di Piazza Vienna, da parte di una giovane donna, di una catenina appartenente ad un anziano.

La stazione di Montebelluna

Il sindaco Adalberto Bordin, rispondendo all’interrogazione dei Democratici per Montebelluna, ha sottolineato i reali poteri di un Comune per fermare questi fenomeni.

“Per quanto riguarda il dialogo con i residenti e gli amministratori di condominio di Piazza Vienna – ha affermato Bordin -, posso dire che ho accolto uno di loro che mi ha chiesto di essere ascoltato. Mi ha spiegato bene la situazione e ha prospettato l’idea di tentare di chiudere la corte di Piazza Vienna per eliminare il passaggio che dalla Coop porta nella piazza. Siccome l’amministratore di condominio non era ancora a conoscenza di questo, abbiamo fissato un incontro per andare a risalire alle convenzioni che regolano questo tipo di spazi e capire cosa fare”.

Piazza Vienna

“Probabilmente – continua -, gli amministratori di Piazza Vienna e degli immobili della Coop devono parlarsi tra di loro, perché stiamo parlando di due plessi di carattere privato dove l’amministrazione può sicuramente fare da regista, non vedo dove sia la fatica nel farlo, però questa richiesta mi è arrivata nell’ultimo mese e ci siamo subito attivati. Rilevo inoltre che i controlli della Polizia locale, quasi di carattere quotidiano, sono già in atto prima dell’interrogazione dei Democratici”.

“C’è un passaggio quasi quotidiano anche dei Carabinieri – prosegue -, ai quali va il mio più sincero ringraziamento. Dopo decenni, finalmente da qualche mese è stata stretta una convenzione con l’amministratore del Condominio Guarda e sono state installate, a cura dei privati, le telecamere di videosorveglianza nei pressi del palazzo. Sono direttamente collegate con la Polizia locale e i Carabinieri. Non è finita qui, perché abbiamo in campo altre idee che per ora preferisco non rendere pubbliche”.

La stazione dei pullman

Rispetto al Parco Manin, riqualificato dalla precedente amministrazione comunale, il sindaco Bordin ha confermato che i controlli sono quotidiani, ricordando le diverse manifestazioni organizzate nell’ultimo periodo proprio per far vivere questo spazio.

“La stazione è ampiamente videosorvegliata – aggiunge -. Voglio ringraziare Fabio Garofalo, presidente del Comitato Civico di Guarda, che al primo problema mi manda subito un messaggio per tenermi informato. È una zona monitorata anche grazie alla presenza della vicina sede della Polizia locale. In più facciamo delle riunioni periodiche con i Carabinieri, a volte anche alla presenza dei Servizi sociali e psichiatrici dell’Ulss, insieme alla Polizia locale per monitorare la situazione. Sicuramente, per fermare questi fenomeni, servono pene certe”.

“Per quanto riguarda la prevenzione – conclude -, ricordo che abbiamo previsto risorse per 116 mila euro, per i prossimi due anni e mezzo, per i progetti sulle politiche giovanili. Abbiamo un continuo coinvolgimento dei giovani a tutti i livelli. C’è stato inoltre il potenziamento della videosorveglianza in accordo con il Comitato Civico di Mercato Vecchio. Noi non abbiamo una città invasa dal degrado, leggere tutte queste cose crea brutta pubblicità a Montebelluna”.

Bordin ha detto che in città le persone attenzionate non sono tante e, per quanto di competenza dell’amministrazione comunale, a Montebelluna ci sarà tolleranza zero nei confronti di chi vuole creare problemi alla collettività.

“Abbiamo ascoltato l’intervento del sindaco – commentano dal gruppo Democratici per Montebelluna -. Rispondendo all’interrogazione non ha annunciato nuove misure ma ha riconosciuto il problema. Fino a qualche settimana fa l’atteggiamento era diverso”.

“Le nostre proposte all’amministrazione sono le seguenti – concludono -: aumento dell’organico della polizia locale che è stato ridotto dopo il 2011; reintroduzione del vigile di quartiere; riqualificazione della stazione e destinazione degli spazi inutilizzati della stazione alle associazioni montebellunesi: rendere gli spazi vivi scaccia i malintenzionati. Infine, è fondamentale investire nei servizi sociali”.

Gli interventi degli ultimi giorni

A pochi giorni dall’annuncio dell’intensificazione dei controlli nelle zone adiacenti il centro di Montebelluna emanato dal sindaco, la Polizia Locale, congiuntamente ai Carabinieri, hanno condotto una serie di controlli nelle zone “calde” di Parco Manin, piazza Vienna, zona Stazione e condominio “Guarda”.

Due pattuglie della Polizia Locale coordinate dal Comandante Paolo Scarpa, in sinergia con altrettante pattuglie gestite dal Maggiore Gabriele Favero, nelle giornate tra giovedì e venerdì hanno condotto una serie di controlli – con mezzi e appiedati – che hanno portato all’identificazione di circa 30 persone – prevalentemente di origine straniera.

Oltre all’identificazione, i controlli hanno portato anche all’accertamento di cinque infrazioni del nuovo Regolamento di polizia urbana che prevede il divieto di consumo di alcolici in aree pubbliche. Alcuni dei soggetti – in particolare alcuni intenti a stanziare in un’area defilata della stazione ed uno al Parco Manin – sono stati infatti sorpresi mentre consumavano alcolici. Sono in corso invece ulteriori accertamenti più approfonditi da parte dei Carabinieri di Montebelluna nei confronti di uno soggetti identificati.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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