Sicurezza stradale, Claudio Savietto porta in città la sua esperienza con il progetto dell’Ulss 2 “Piloti di Marca”

Martedì scorso 14 marzo l’Autoscuola Point Car ha ospitato un evento all’insegna della sicurezza stradale per sensibilizzare i giovani sui rischi che si corrono quando ci si mette alla guida.

L’appuntamento rientrava nell’iniziativa “Piloti di Marca” dell’Ulss 2 Marca Trevigiana: un progetto che prevede otto incontri ai quali partecipano testimonial, istruttori di guida e anche uno psicologo del traffico.

L’obiettivo è dimezzare entro il 2030 il numero di vittime e feriti della strada, purtroppo in aumento nell’ultimo periodo.

Il progetto, che parte in via sperimentale e sarà poi esteso all’intera provincia, è stato messo a punto dal Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 2 con la collaborazione dell’Unasca (Unione nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica).

Presenti all’evento di Montebelluna il sindaco Adalberto Bordin, Annalisa Ferrarini, segretario provinciale dell’Unasca, la dottoressa Marianna Martini e la dottoressa Rita Cagnin dell’Ulss 2 oltre a Claudio Savietto, in carrozzina dopo uno scontro in moto, che ha portato la testimonianza diretta del suo incidente.

Nel progetto “Piloti di Marca” sono state coinvolte 8 autoscuole pilota della Marca Trevigiana: nel distretto Pieve di Soligo Vettorazzo e Caporin; nel distretto di Montebelluna e Castelfranco Point Car e Lunardon; nel distretto di Oderzo Opidrive; nel distretto di Treviso Fiera, 3hp Treviso e Treviso Uno.

In questo progetto dell’azienda sanitaria locale la figura del testimone è fondamentale per sensibilizzare i giovani affinché si rendano conto di quello che può accadere realmente dopo un incidente stradale.

Durante l’incontro di Montebelluna è stato ricordato che oltre alle vittime e ai feriti, purtroppo, ci sono anche tante famiglie che, dopo un incidente, devono cambiare per forza il loro stile di vita e le loro abitudini.

Lo scorso sabato, inoltre, il Salone degli Stemmi della Prefettura di Treviso ha ospitato il corso di formazione dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto per aumentare la consapevolezza dell’impatto comunicativo che un’errata comunicazione in tema di scontri stradali può generare sull’opinione pubblica, senza dimenticare le conseguenti implicazioni emotive sulle vittime.

Il corso è stato organizzato con la collaborazione dell’Associazione Lorenzo Guarnieri e grazie al grande impegno di Antonia Nardi, cognata di Ferrante Battistin, deceduto il 23 maggio 2017 in un terribile frontale sulla Sp 34 tra Vidor e Sernaglia della Battaglia.

I relatori sono stati Stefano Guarnieri dell’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, Girolamo Lacquaniti, funzionario della Polizia di Stato – Comandante sezione Polizia Stradale, e Simona Teresa Mildret Bandino, giornalista impegnata da anni nel supportare comunicativamente l’Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus.

(Foto: per concessione di un lettore).
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