Sisus, in firma il Protocollo d’Intesa per la Strategia di sviluppo urbano dei 13 Comuni dell’area asolano-castellana montebellunese

Una panoramica di Montebelluna
Una panoramica di Montebelluna

Si sta completando in questi giorni la raccolta delle sottoscrizioni del Protocollo d’Intesa per l’elaborazione della Sisus, la Strategia integrata di sviluppo urbano sostenibile dell’area urbana asolano-castellana montebellunese da parte dei 13 Comuni dell’area e dei partner coinvolti nella programmazione regionale POR FESR 2017-2021.

Si tratta di un passaggio propedeutico alla successiva sottoscrizione della convenzione per la costruzione e l’attuazione della Sisus da parte dell’area urbana.

Un’area che, tradotta in numeri, corrisponde a 13 Comuni (Montebelluna capofila, Castelfranco, Altivole, Asolo, Caerano, Fonte, Istrana, Loria, Maser, Riese, Trevignano, Vedelago e Volpago) per un’estensione di 444,2309 kmq ed un totale di circa 166.313 abitanti rispetto ai 141.725 della “versione” precedente, quella relativa alla programmazione 2014-2020.

Una programmazione che, rispetto a quella passata, concentrerà le proprie risorse su 5 obiettivi strategici, in parte sovrapponibili a quelli del 2014-2020: 

  • mobilità sostenibile per percorsi ciclabili e per trasporto pubblico locale (mezzi ecologici, stazioni ricarica elettrica, sistemi di trasporto intelligenti)
  • alloggi sociali nuovi o modernizzati per l’efficientamento energetico di immobili di edilizia residenziale pubblica sfitti, co-housing sociale e residenzialità leggera per promuovere l’inclusione socioeconomica delle comunità emarginate, delle famiglie a basso reddito e dei gruppi svantaggiati e per l’accompagnamento partecipanti con disabilità o non autosufficienti presi in carico
  • infrastrutture verdi per parchi e boschi urbani, spazi verdi, rete di aree naturali, tetti e coperture verdi, edilizia climatica, ecc
  • rigenerazione urbana e culturale per progetti integrati di sviluppo territoriale, interventi per siti culturali e turistici e per il sostegno alle imprese (turistiche, culturali, sociali, commerciali e artigianali) collegate agli interventi di rigenerazione urbana e infrastrutture verdi
  • agenda digitale per il sostegno a progetti comuni a tutte le aree urbane (Veneto data platform e PA digitale) per lo sviluppo di servizi, prodotti e processi digitali.

“Ragionare e programmare in un’ottica di area vasta risulta ormai imprescindibile sia dal punto di vista del metodo che della sostanza perché sempre più l’erogazione delle risorse esterne premia le realtà che si uniscono e che condividono bisogni, visioni e progettualità. L’esperienza dell’area urbana asolano-castellana montebellunese va proprio in questa direzione ed anzi, nel tempo, si è anche ampliata, ottenendo l’adesione di altri tre Comuni del territorio” commenta il sindaco di Montebelluna Adalberto Bordin.

“Più nello specifico, questa nuova sfida di “area vasta” metterà in campo risorse per circa 15 milioni di euro che si aggiungono ai 17 milioni di investimento resi possibili con la programmazione 2014-2020 e che ha portato nel nostro territorio implementazioni in termini di mobilità sostenibile, digitale e inclusione” precisa il primo cittadino.

“Le sottoscrizioni del Protocollo di Intesa e della convenzione rappresentano un passaggio importante dopo che in questi mesi le cabine di regia si sono incontrate per mettere a punto la Strategia condivisa e cioè i vari progetti ed interventi da portare avanti nell’ambito delle 5 aree tematiche. – continua – Strategia di sviluppo che ora è al vaglio della Regione che nei prossimi mesi si esprimerà nel merito”.

“Un progetto di grande respiro, frutto dell’unione di intenti di 13 Comuni che hanno compreso che solo tessendo sinergie si possono raggiungere importanti traguardi. – spiega il sindaco di Castelfranco Veneto, Stefano Marcon – È terminato il tempo dei campanilismi e degli orticelli; non lo dice solo la Regione o l’Europa ma lo chiedono anche i Cittadini che necessitano di un cambio di paradigma per poter modernizzare infrastrutture e servizi dell’intero nostro territorio”.

“I soldi ci sono, dobbiamo però saper uscire dai palazzi e far squadra con maggiore incisività e predisporre progettazioni sovracomunali che possano essere in grado di rispondere agli obiettivi che ci siamo posti. – prosegue – Sono state individuate cinque aree in grado non solo di offrire nuovi servizi ma anche mettere in moto un cambio culturale con l’ambiente e la sostenibilità posti al centro. Con maggior determinazione stiamo ragionando insieme e la firma del protocollo da parte dei vari Amministratori è un atto concreto che va in questa direzione”.

“L’area urbana Asolano-Castellana-Montebellunese, rappresenta uno dei territori più forti da un punto di vista sociale, economico, storico, culturale e naturalistico del nostro Veneto, con punte di eccellenza nei settori commerciali, industriali e formativi. – afferma il sindaco di Asolo, Mauro Migliorini – L’ Area Urbana permetterà ai Comuni di sviluppare una specifica strategia integrata di sviluppo urbano sostenibile che ci consentirà di attuare nuove politiche di promozione del territorio ed il potenziamento di settori strategici come il lavoro, l’istruzione, la famiglia, il terzo settore e molto altro…”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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