“Sono gli artigiani che rendono unica l’Italia”: premiate le 83 “Aziende Storiche” di Confartigianato Imprese Asolo Montebelluna

Settantotto realtà artigiane presenti (delle 83 premiate) dell’Asolano, del Montebellunese e dell’area della Pedemontana del Grappa hanno ricevuto ieri, sabato 3 dicembre, un riconoscimento per il loro impegno nel lavoro, un lavoro che – com’è stato detto dai vari relatori – viene trainato dall’amore e dalla voglia di fare: assieme al sindaco del loro rispettivo comune, da Borso del Grappa ad Arcade, passando anche per Segusino e Valdobbiadene, gli umili ma virtuosi rappresentanti di tutte queste aziende hanno potuto ritirare il proprio attestato, un premio che potranno esibire anche a fini promozionali.

Confartigianato Imprese Asolo Montebelluna, che ha organizzato l’evento “Aziende Storiche del nostro territorio” all’Hangar della Fornace di Asolo, è stata tra le prime a pensare a un evento che valorizzasse la storicità delle proprie botteghe e ieri l’entusiasmo tra le file della delegazione asolana-montebellunese era percepibile in sala: l’ultima edizione si era tenuta nel 2017, poi la tradizione era stata interrotta dalla pandemia.

“Molti dei nostri artigiani sono schivi. Facciamo fatica a trovarli anche noi qualche volta. Per loro i quarant’anni sono passati talmente in fretta perché l’azienda è loro vita – ha spiegato il presidente Fausto Bosa – È giusto celebrarli. Non è una festa per noi, soltanto per loro e per l’impegno che hanno profuso in tutti questi anni. Oggi stiamo cercando di accompagnare queste aziende nel tentare di superare questo momento difficile, però negli imprenditori artigiani è innata la forza di piegarsi per poi tornare alla forma naturale. È molto significativa anche l’attività che sta facendo Confartigianato assieme alle altre associazioni nell’orientamento al lavoro. Tutti parlano e vogliono Made in Italy, però c’è bisogno di qualcuno che lo faccia”.

Quest’anno, il presidente e la sua squadra sono riusciti a riunire nella stessa stanza quegli imprenditori che, in genere, lavorano a testa bassa senza mai cercare attenzioni: uomini e donne che rappresentano oggi delle eccellenze in tutti i settori merceologici, dall’edilizia (moltissime le aziende attive in questo campo) al settore della calzatura sportiva, delle pavimentazioni in legno alla fotografia e alle aziende alimentari. Molte delle realtà rappresentate vantano una storia molto più lunga, che arriva in qualche caso a superare un secolo.

Una sala gremita anche grazie al coinvolgimento di sindaci e assessori di 24 comuni, presenti in gran numero, ma anche di autorità quali l’assessore regionale Elena Donazzan, che ha citato il fenomeno di reshoring in corso (rientro produzioni delocalizzate), l’onorevole Ingrid Bisa, i consiglieri regionali Marzio Favero e Silvia Rizzotto, il presidente della Provincia Stefano Marcon, il segretario generale della Camera di Commercio Treviso Belluno Dolomiti Romano Tiozzo e i rappresentanti di Confartigianato Imprese, come la segretaria regionale Silvia Pettenuzzo e Fiorenzo Pastro, presidente regionale dell’Anap Confartigianato. Con quest’ultimo, Confartigianato Imprese Asolo Montebelluna ha portato avanti l’acquisto di due defibrillatori, che verranno messi a disposizione di eventuali emergenze nell’area della Fornace.

Era scenografico anche l’allestimento dell’evento che ha visto l’overture musicale di due giovani studentesse del Liceo Giorgione di Castelfranco, Lucia Sgarbossa e Veronica Scantemburlo, e una ricca apericena in chiusura a cura dell’Istituto Maffioli: questo a testimoniare la volontà di Confartigianato Imprese Asolo Montebelluna di legare con il mondo dei ragazzi e dell’istruzione, in modo da trasmettere ai giovani i valori più stimolanti di un fare artigiano che spesso fatica a “saltare” di generazione in generazione.

Proprio il ricambio generazionale è stato il tema caldo della serata e, tra gli interventi, il consigliere regionale Marzio Favero ha ricordato: “Mi è capitato di sentire che c’è chi reputa la qualità e la ricerca della perfezione nei lavori manuali meno nobile delle professioni con la camicia. È un segno di arretratezza. Il lavoro di un artigiano è simile a quello di un poeta e il suo ruolo crea comunità. Chi lavora con le proprie mani, non ha mai le mani sporche”.

Nel corso della serata è stato toccato anche il tema della SPV, caro (in tutti i sensi) per Confartigianato Imprese Asolo Montebelluna, e della necessità di un costante dialogo tra gli enti sovracomunale di promozione territoriale. Il presidente nazionale di Confartigianato Imprese, Marco Granelli, ha inviato un video messaggio e uno spot promozionale che ha ribadito un concetto che non sempre è chiaro né al visitatore né ai cittadini italiani, ovvero che a fare bella l’Italia sono le botteghe e gli artigiani che vi lavorano.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati