Sotto canestro dal 1968: da Don Benito alla serie B, la lunga epopea del Basket a Montebelluna. Il sostegno di Banca Prealpi SanBiagio

Risale agli anni ’60, quelli del boom economico e delle Olimpiadi di Roma, l’arrivo della palla a spicchi a Montebelluna.

Di basket, da queste parti, nessuno sapeva nulla, ma in poco tempo la passione esplose, allargandosi da campetti e palestre improvvisati fino alle soglie del campionato di serie A.

Il cinquantesimo anniversario del Montebelluna Basket è caduto già nel 2018; le celebrazioni ufficiali erano previste nella primavera 2020, che invece è stata vissuta in lockdown con il blocco di ogni iniziativa, compresa l’attività agonistica.

Ora nell’ambito del Festival Sport e Cultura la società biancoblù ha trovato il giusto spazio per dare rilievo alla ricorrenza. Oscar Lucati, oggi 72enne e storico dirigente del club, ricorda con emozione gli esordi da giocatore: “Verso il 1965 arrivò a Montebelluna un sacerdote molto dinamico, don Benito Zardo, che fu capace di unire le parrocchie col Grest e con l’introduzione della pratica sportiva: ci faceva fare di tutto, atletica, ciclismo e anche pallacanestro, che nessuno conosceva prima. I primi canestri furono installati all’ex Gil, poi ne sono sorti a Mercato Vecchio, Guarda e altrove“.

La costituzione ufficiale del club risale al 1968, nel contesto di una polisportiva che raggruppava anche atletica e pallavolo. “Il primo allenatore fu Franco Brusatin che portò con sé 5-6 persone da Castelfranco, dove allenava. Gli inizi furono in un campetto di via Biagi, dove ora sorgono i campi da tennis, poi nella palestra della Scuola Papa Giovanni XXIII, che aveva il pavimento di linoleum e le linee del campo attaccate alle pareti; in seguito ci siamo spostati nella palestra dell’istituto Einaudi, cominciando anche con l’attività delle giovanili dall’Under 14 in su”.

Nel 1975 il club diventa autonomo e, col supporto di un imprenditore, Daniele Schiavinato proprietario di un mobilificio, la squadra iniziò la crescita e il periodo più glorioso: arrivarono tre promozioni consecutive che portarono il Basket Montebelluna dalla serie D alla B Eccellenza.

“Ricordo ancora la data – aggiunge Lucati -, era il 13 maggio 1979. Arrivò poi un nuovo sponsor, la Nordica, e con Gianni Giomo sfiorammo il salto in A2 nel 1981, arrivando terzi per poco”.

Erano anni di forte crescita per il movimento cestistico locale: nella stessa stagione la Liberti Treviso, poi rilevata dalla famiglia Benetton, era salita in A1. Nacque una proficua collaborazione tra il club biancoverde e le società del territorio, come Montebelluna, per la crescita di giovani talenti, che però venivano assorbiti dalle squadre della Ghirada.

“Oggi – spiega Lucati – le cose sono ancora meno facili, anche per motivi economici; ma siamo contenti di aver coltivato negli anni giovani talenti, poi diventati campioni come Roberto Premier e Andrea Gracis, o Nicola Akele, che ora gioca proprio a Treviso, e Giordano Durante, passato a San Vendemiano per farsi le ossa”.

Gli anni ’80 segnarono un declino tecnico e di risultati della prima squadra che riportarono Montebelluna fino alla C2; sono stati migliori invece i risultati delle giovanili e anche quelli della squadra femminile che tra il 1995 e il 2015 era riuscita a raggiungere la B1, costretta però a chiudere per mancanza di sponsor.

Oggi il club biancoblù disputa il campionato di serie C Gold, che ripartirà ad ottobre e prosegue anche l’attività delle squadre giovanili e del minibasket.

Continua anche l’attenzione al territorio e all’attività di base: “Mi sono accorto – chiude Lucati – che nel progetto della nuova scuola che sorgerà al posto del vecchio Einaudi in via Biagi mancava la palestra. Ho chiesto al Comune di inserirla e spero che si trovi il modo di farla: non è pensabile una scuola senza palestra”.

Ai festeggiamenti per l’importante compleanno del club si è associata Banca Prealpi SanBiagio. Il sodalizio tra le due realtà del territorio trevigiano, che ha avuto origine nel 2019 con l’apertura della prima filiale della Banca nel Comune, unitamente a quelle di Cornuda e Pederobba, è stato ribadito ieri nel corso della serata organizzata per ricordare la storia dell’associazione sportiva, parte del Festival Sport e Cultura di Montebelluna.

L’Istituto pone grande attenzione ai principi che lo sport incarna, coinvolgendo soprattutto i più giovani, e infatti, tra le erogazioni liberali effettuate nel corso del 2020, si trova al secondo posto con quasi 260 mila euro (il 18,7% del totale), subito dopo scuola e formazione.

Il direttore della Filiale di Montebelluna di Banca Prealpi SanBiagio, Alberto Pizzolato, ha commentato: “Siamo molto lieti di accompagnare il Montebelluna Basket nel corso dei festeggiamenti per ricordare gli oltre 50 anni di storia. Essere parte integrante del percorso di crescita di importanti attività sportive e poter dare un contributo fattivo al loro sviluppo è un valore per la nostra Banca, che opera quotidianamente per dare espressione, concretezza e vitalità ai principi della cooperazione che la caratterizzano, sostenendo a 360 gradi la crescita delle nostre comunità. La pallacanestro è uno sport di squadra e, come tale, permette di mettere in pratica valori come collaborazione, etica e correttezza, contribuendo ad una sana formazione delle giovani generazioni”.


(Foto: Basket Montebelluna)
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