Stanziati oltre 100 mila euro per un progetto che mette al centro i giovani. Marin: “Laboratori, gruppi e momenti di confronto per loro”

Nell’ultimo periodo la minoranza montebellunese ha messo in discussione in più occasioni le politiche giovanili portate avanti dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Adalberto Bordin.

L’amministrazione comunale di Montebelluna “risponde agli attacchi” stanziando quasi 120 mila euro per attivare il progetto giovani comunale da affidare ad un’organizzazione esterna.

L’obiettivo è partire entro settembre, proseguendo poi per tutto il 2024 e il 2025 per dare continuità al servizio.

Un servizio che l’amministrazione Bordin ha deciso di implementare anche sulla scorta dei risultati ottenuti con l’indagine-monitoraggio sul mondo giovanile “Reboot”, che ha permesso di rilevare i bisogni emergenti e definire una programmazione più puntuale delle iniziative in favore dei giovani.

Destinatari dell’intervento saranno gli oltre 5 mila giovani,di età compresa tra i 14 e i 29 anni: si punterà a favorire la qualità della vita dei giovani e degli adulti della comunità locale attraverso forme di coinvolgimento e di partecipazione dei cittadini.

Quattro invece le azioni principali che l’amministrazione intende realizzare: dalla costituzione di un gruppo di lavoro permanente sui giovani all’attivazione di proposte e iniziative per le famiglie per accompagnare i genitori con figli in età giovanile/adolescenziale nel loro percorso educativo.

Dall’organizzazione di eventi in favore dei giovani al fine di sostenere iniziative promosse direttamente dai ragazzi e la loro partecipazione alla realizzazione di progetti di interesse comunale o intercomunale, cercando di creare un calendario di eventi sportivi, musicali, teatrali e culturali rivolti ai giovani con una particolare attenzione alla tradizione e cultura locale.

Per questo si è deciso di costruire un progetto di comunità che dovrà concorrere alla realizzazione di percorsi partecipativi che coinvolgano i giovani con un approccio peer to peer” (educazione tra pari), utilizzando metodologie quali gruppi di lavoro, assemblee, percorsi di co-progettazione, laboratori di sviluppo di comunità oltre che attività di prevenzione dei fattori di rischio più comuni tra i giovani.

“La recente indagine Reboot – commenta il sindaco Bordin – ha portato alla luce una serie di aspetti che riguardano il mondo giovanile montebellunese. Degli 840 ragazzi intervistati, un quarto circa presenta segnali più o meno importanti di solitudine e isolamento, e passa da solo il proprio tempo libero, in numerosi casi adducendo addirittura la mancanza di amicizie. Emerge anche un ruolo marginale delle famiglie nel tempo libero dei giovani intervistati e lo sport viene vissuto dai giovani, soprattutto tra i residenti, come un ulteriore impegno che si aggiunge a quello già gravoso della scuola”.

“Questi risultati – continua – ci hanno ulteriormente spinto ad intervenire con azioni mirate nell’ambito di un progetto che fin dall’inizio del mandato era nostra intenzione attivare. Per questo abbiamo stanziato oltre 100 mila euro, una cifra davvero significativa per Montebelluna, con l’obiettivo di tradurre i bisogni emergenti dei giovani in voci da ascoltare e opportunità con un progetto ad hoc dedicato che partirà a settembre”.

“È una sensibilità – conclude -, quella di questa amministrazione, che già si è espressa in molte azioni che hanno visto il coinvolgimento dei giovani: dalla creazione dei loghi per le manifestazioni cittadine alla ricetta del biscotto dei 150 anni. Ogni occasione è utile per favorire la partecipazione dei giovani che hanno il diritto di essere coinvolti”.

“Il soggetto esterno che si occuperà del Progetto Giovani – aggiunge l’assessore alle politiche giovanili Andrea Marin – avrà 3000 ore di attività da svolgere sul territorio in un’ottica di lavoro di rete tra le istituzioni (enti locali, scuole, Ulss, famiglie, ecc.). Sono previsti interventi come laboratori, attivazione di gruppi di giovani, momenti di confronto/incontro peer to peer sulle proprie esperienze, ecc.”.

“Un lavoro a 360 gradi – conclude – attraverso il quale intendiamo riportare i giovani al centro della comunità, che si aggiunge alle numerose iniziative già promosse in questi primi due anni sul territorio, non ultime la prima edizione del contest ‘Sound on Monte’ e ‘Spiazza Cup’ (nella foto in copertina), in scena al parco Manin per questo fine settimana”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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