Subiva maltrattamenti e violenze da parte del marito. 25enne prova a ritirare la denuncia: “Quelle botte sono normali nelle famiglie”

Non è vero nulla. Quelle botte sono normali nelle famiglie”. A parlare così una 25enne che dopo aver denunciato il marito di maltrattamenti e violenza sessuale ha provato a ritirare la denuncia e ritrattare ogni accusa.

Una situazione purtroppo frequente tra le vittime di abusi, ma che non cambierà nulla per il compagno, un 25enne residente nel Montebellunese finito a processo, con giudizio immediato.

L’uomo, difeso dall’avvocato Alessandro Canal, è accusato di aver costretto la moglie a subire continue vessazioni fisiche e psicologiche, rendendole: “la vita particolarmente dolorosa” come recita il capo d’imputazione per violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e lesioni.

Costretta a subire insulti e botte dal marito che “pretendeva rapporti sessuali contro la sua volontà e che consumava con violenza consistita in schiaffi, strattonamenti ed eccessiva foga”.

I fatti contestati risalgono all’estate del 2020 quando tra i due i rapporti si sarebbero fatti tesi. Secondo il racconto della donna, bastava un nonnulla per farlo scattare. In un’occasione, l’avrebbe infatti picchiata violentemente perché aveva trovato un capello nel  piatto.

Pochi giorni dopo, calzando su una mano un tirapugni l’avrebbe minacciata: “Se non fai l’amore con me ti riempio di botte” colpendola con calci e pugni e strappandole pigiama e slip. E quando lei lo minacciava di lasciarlo, l’avrebbe schiaffeggiata con forza, anche davanti alla loro bambina di pochi anni. Per questo la donna aveva trovato il coraggio di denunciare.

Passati pochi mesi però, ha cercato di ritirare la querela: “E’ stata mia madre a convincermi a denunciarlo – ha sostenuto -. Perché a lei non è mai piaciuto mio marito. Ma non è vero che mi ha violentato e quelle lesioni sono le stesse dei litigi che avvengono normalmente in una famiglia”.

Anche se la giovane ha fatto un passo indietro, la procura ha deciso di procedere d’ufficio e l’uomo è finito alla sbarra.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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