Nessuna anomalia all’ospedale San Valentino di Montebelluna e nessuna analogia è stata riscontrata con la situazione che si era verificata a Bergamo.
E’ arrivato l’esito dell’ispezione ministeriale condotta sulla situazione dell’ospedale di Montebelluna, su sollecitazione dell’ex senatrice Laura Puppato e degli esponenti locali del Pd. Montebelluna e il suo ospedale erano balzati all’onore delle cronache nazionale, ma la verifica degli ispettori ha detto tutt’altro.
“Su questa vicenda – ha commentato il sindaco Elzo Severin – non ci si può mettere sopra un sasso e dimenticare tutto perché la notizia finta, la fake news che Montebelluna fosse al collasso ha fatto il giro del Veneto e ha avuto anche un’eco nazionale. E questo non ha fatto del bene a Montebelluna e nemmeno ai montebellunesi”.
Il pool di ispettori, formato da primari di rango nazionale ed internazionale, non ha avuto dubbi: “Tutto regolare a Montebelluna”. Tutto si era scatenato a causa del fatto che, ad un dato momento, l’obitorio dell’ospedale non poteva contenere altre bare.
I feretri erano spostati dall’obitorio alla cappella della chiesa dell’ospedale, secondo quanto è stato constatato, per rispettare le richieste delle famiglie di organizzare, secondo i propri tempi, i funerali dei propri cari. Gli ispettori hanno inoltre rilevato la correttezza gestionale all’interno dell’ospedale e riscontrato che vi era anche un ulteriore posto libero di Terapia intensiva e nessuna situazione fuori controllo.
“Non avevamo alcun dubbio sul riscontro che avrebbe avuto l’ispezione ministeriale – prosegue il sindaco Severin – e questo perché, da medico, conoscevo comunque in presa diretta la situazione all’interno dell’ospedale che, non dimentichiamolo, è diventato centro Covid per tutto l’ex distretto sanitario montebellunese, asolano e castellano e questo perché, giustamente, non poteva accollarsi questo onere il nosocomio castellano che oggi ospita lo Iov”.
“Quindi il primo cittadino muove le sue critiche nei confronti del partito che in Consiglio comunale siede all’opposizione: “Spiace che la senatrice Puppato e gli esponenti locali del Pd – dice Severin -, tra cui anche un ex medico, abbiano deciso di mettere in atto l’ennesima sceneggiata sull’ospedale mettendo in cattiva luce l’operato della direzione, degli stessi medici e infermieri, dipingendo una situazione fuori controllo e da tragedia greca. Dico per l’ennesima volta perché troppo spesso in questi anni il Pd ha cercato di speculare sull’ospedale“.
“Penso – prosegue – tutti si ricordino le biciclettate e le proteste contro il project financing che invece ci ha consentito di avere una delle strutture ospedaliere più moderne presenti oggi in Veneto, come non si possono e non si devono dimenticare le raccolte firme per salvare l’ospedale condotte 2-3 anni fa che avevano destato allarme e preoccupazione nella popolazione quando invece la nostra amministrazione si stava dando da fare per costruire un rapporto di collaborazione e complementarietà con Castelfranco Veneto”.
“Ricordo il lavoro svolto dal mio predecessore Favero – aggiunge Severin – e dai suoi colleghi sindaci dell’area: una svolta culturale perché invece di concepire un conflitto tra i due ospedali si è deciso di pensare ad un unico ospedale su due sedi. Questo ha consentito la specializzazione oncologia di Castelfranco e la conferma definitiva del ruolo di Montebelluna come struttura di territorio. Certo, i problemi vi sono sempre e comunque: pensiamo alla difficoltà di reperire oggi medici specializzati perché qualcuno ha mal programmato i corsi universitari. Ma è ora di smetterla di mettere in dubbio la qualità del nostro servizio sanitario“.
“Dopo l’esito della ispezione ministeriale appaiono patetici i tentativi che sta facendo il Pd di recuperare il terreno perduto – continua il sindaco – chiedendo una Commissione consiliare per denunciare quegli sciocchi che hanno fatto delle scritte contro i nostri medici”.
“La grande domanda è: chi ha messo in giro l’idea che il nostro ospedale non fosse all’altezza e stesse naufragando quando invece tutti coloro che ci lavorano all’interno stanno dando l’anima per far fronte da un lato all’emergenza Covid e dall’altro dare comunque una risposta alle ordinarie esigenze ed emergenze sanitarie? La nostra amministrazione ha sempre preferito la politica della responsabilità piuttosto che quella della demagogia. – conclude il primo cittadino – Invece di stracciarsi per le scritte dovrebbe chiedere scusa all’ospedale e alla città”.
(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
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