Dal prossimo mese di settembre, l’asilo nido comunale di Montebelluna si sposterà temporaneamente nella sede di Guarda Bassa per consentire i lavori di riqualificazione funzionale della sede di via San Pio X.
Il Comune ha incaricato il pedagogista Stefano Coquinati di rifinire il progetto pedagogico del nido, tenendo conto del nuovo contesto in cui le attività prenderanno forma.
Si tratta di un progetto che, assieme alla nuova Carta dei servizi, è stato presentato dal dottor Coquinati ai genitori dei bambini che frequenteranno la struttura alla presenza del sindaco Adalberto Bordin, dell’assessore ai servizi sociali Maria Bortoletto, dei tecnici e dei progettisti dell’intervento sulla sede di via San Pio X e in quella di Guarda Bassa, che in queste settimane è oggetto di adeguamento per ospitare i piccoli ospiti.
L’adeguamento comporterà una completa redistribuzione degli spazi in base alla funzione pedagogica che essi devono avere in relazione all’esperienza educativa.
Il servizio è pensato a partire da un grande spazio condiviso che rappresenta il cuore delle attività, ma anche il luogo in cui si sviluppa la vita della comunità educativa.
Dal Comune spiegano che l’Agorà è la piazza centrale della struttura e lo spazio da dove partono tutte le attività quotidiane: un luogo in cui i bimbi vengono accolti e condividono del tempo e dei piccoli riti quotidiani.
Durante il giorno, l’Agorà diventa uno spazio per gli atelier e al pomeriggio il luogo del congedo, le cui pareti sono decorate con le opere create dai bambini e con immagini che documentano la vita del nido.
In questa piazza avvengono gli incontri e la formazione con i genitori e gli educatori.
Dallo spazio comune si accede alle sezioni, che rappresentano un luogo più intimo in cui il gruppo condivide la quotidianità e sperimenta l’attività educativa e ludica.
Una prima sezione è riservata ai bambini lattanti (dai 3 ai 15 mesi), mentre le altre tre sezioni sono dedicata ai bambini medi-grandi (dai 16 ai 36 mesi).
Tutti gli spazi saranno dotati di angoli “morbidi” in cui i piccoli possono riposarsi o dedicarsi ad attività rilassanti come l’ascolto delle storie, il gioco, l’uso di libri e oggetti da esplorare.
Lo spazio esterno è organizzato in angoli per favorire la libera scelta dei bambini e il gioco libero in piccoli gruppi; le famiglie accedono al servizio da via Cal Trevisana attraverso un parcheggio interno.
“Dal punto di vista organizzativo – commenta l’assessore Bortoletto -, la divisione in sezioni segue un criterio organizzativo che tende a garantire il percorso educativo coerente e continuativo. Infine, dal punto di vista metodologico, si è scelto di valorizzare le caratteristiche del servizio e delle competenze del personale in una logica di ‘corresponsabilità educativa‘ attraverso la quale si sta cercando di sviluppare il rapporto con le famiglie, con gli altri servizi e con la comunità”.
“Mettere in sicurezza strutture pubbliche – sottolinea il sindaco Bordin -, in particolare edifici che ospitano scuole e servizi per i più piccoli, è indubbio che comporti spesso dei disagi, tanto per gli utenti, in questo caso piccolissimi, quanto per le famiglie e chi lavora in questi luoghi”.
“Gli uffici tecnici – conclude -, assieme agli incaricati esterni, hanno lavorato in questi mesi affinché il trasferimento del nido dalla sede originaria di via San Pio X a quella temporanea di via Villette possa invece rappresentare un’occasione di crescita e un modo per sperimentare, grazie a spazi diversi, esperienze educative differenti. In questo percorso, sarà fondamentale la sinergia dei genitori e delle famiglie alle quali chiediamo pazienza e collaborazione, convinti che sia un passaggio obbligato ma necessario per garantire la sicurezza dei loro figli”.
(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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