Inaugurato questa mattina, giovedì, dopo un lavoro di riqualificazione durato alcuni mesi, il nuovo Centro Diurno “Agorà” dell’Umberto I, a Montebelluna.
Gli spazi, riorganizzati e adeguatamente arredati, possono ora ospitare anche persone con Alzheimer o demenza. Ma soprattutto, grazie a un investimento complessivo di 200 mila euro (93 mila di contributo del Comune, il resto a carico dell’ente), i posti disponibili nel Centro sono quadruplicati, salendo da 5 a 20.
Presenti al taglio del nastro, oltre al presidente del Centro di servizi Umberto I Vincenzo Casa, il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, il sindaco di Montebelluna Adalberto Bordin, il consigliere regionale Marzio Favero, la presidente della Quinta Commissione del Consiglio regionale Sonia Brescacin, il consigliere provinciale Claudio Sartor e monsignor Antonio Genovese, parroco di Montebelluna, che ha impartito la sua benedizione alla nuova struttura.
“Una struttura all’avanguardia, pensata per accogliere le diverse fragilità e per mettere al centro il benessere della persona“, ha commentato Casa.

La riqualificazione
Il nuovo Centro Diurno Agorà nasce dalla riqualificazione complessiva di un’ala dell’Umberto I di Montebelluna. Situato al piano terra della struttura, con ingresso dedicato dal lato ovest, si sviluppa su di una superficie di 500 mq. I lavori di riqualificazione hanno riguardato una riorganizzazione complessiva degli spazi, l’acquisto di arredi specifici, il rifacimento di servizi igienici, della pavimentazione, lavori di tinteggiatura e di dotazioni strutturali, ad esempio il nuovo banco del bar/ristorante. Al centro l’area denominata Agorà, a simulare lo spazio di Piazza Negrelli di Montebelluna.
Una zona di 100 mq pensata per essere multifunzionale, ovvero per ospitare eventi, cineforum, momenti aggregativi di varia tipologia e laboratori. Dai corridoi intorno all’Agorà è possibile accedere direttamente alla palestra di 70 mq per lo svolgimento di attività riabilitative, ad alcune sale per attività, alla sala soggiorno adibita anche a zona culto da 110 mq, alla sala ristorante con area relax annessa di 65 mq complessivi, alla zona biblioteca. Presenti anche le sale per la cura della persona, rimesse a nuovo, e una sala infermieristica.

Con questi lavori, portati a compimento in alcuni mesi, il Centro Diurno mette a disposizione fino a 20 posti, precedentemente erano cinque. Agorà offre oggi un servizio 7 giorni su 7, anche nei giorni festivi, dalle ore 7:30 alle 19, comprensivo dell’erogazione dei 3 pasti giornalieri (colazione, pranzo e cena). Ed è uno dei pochi centri diurni nel territorio provinciale a ospitare anziani non autosufficienti, con demenza, Alzheimer o disturbi del comportamento, e che necessitano di essere assistiti e monitorati costantemente durante il giorno. A loro viene garantita l’assistenza di base e infermieristica, e la possibilità di partecipare alle attività giornaliere proposte dai servizi educativi e riabilitativi.
Il Centro è stato riorganizzato per essere luogo di socialità, dove sono stati eliminati gli elementi che riconducevano a un ambiente di tipo sanitario, per realizzare invece quanto di più vicino a un luogo pubblico o domestico. La sala da pranzo, ad esempio, pensata per somigliare ad un ristorante. Il corridoio, a ricordare le vie del centro cittadino, e una piccola biblioteca. Tutto realizzato con elementi e colori in grado di favorire il più possibile l’orientamento della persona e la sua autonomia.

I commenti
“In questo luogo, ogni giorno, gli ospiti troveranno attività ricreative, programmi di stimolazione cognitiva, momenti di socializzazione e, soprattutto, un gruppo di professionisti preparati e appassionati che li accompagneranno con dedizione e competenza – ha spiegato ancora Vincenzo Casa -. Siamo certi che questo centro rappresenterà un punto di riferimento per le famiglie del nostro territorio, che potranno contare su un ambiente sicuro e confortevole per i propri cari. Voglio esprimere il mio più sincero ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo progetto: dai professionisti che hanno lavorato alla progettazione e alla realizzazione della struttura, agli operatori sanitari e sociali che quotidianamente si dedicano con passione al benessere dei nostri ospiti”.

Aggiunge il sindaco Bordin: “L’inaugurazione del nuovo Centro Diurno Agorà rappresenta un traguardo significativo per Montebelluna e tutto il comprensorio e un risultato concreto della sinergia tra il Comune, l’Umberto I, l’Ulss 2 e tutti gli enti coinvolti. Questo investimento conferma il nostro impegno costante nel settore socio-assistenziale, con l’obiettivo di ampliare e migliorare l’offerta rivolta alle persone più fragili, le cui condizioni di salute spesso impattano l’intero nucleo familiare. Non si tratta solo di un servizio potenziato, ma di una struttura che incarna un profondo valore sociale e simbolico. L’architettura stessa del progetto richiama l’organizzazione urbanistica della nostra Città, favorendo una connessione ancora più forte tra l’Umberto I e la comunità montebellunese. Grazie a questo intervento, il Centro Diurno diventa un luogo ancora più accogliente, familiare e funzionale, capace di migliorare la qualità della vita dei residenti e di chi se ne prende cura. Mentre un tempo le case di riposo erano viste come un elemento estraneo alle comunità cittadine, nel caso di Montebelluna la Casa di riposo è parte integrante della comunità perché regolarmente al suo interno si svolgono attività con associazioni sportive, eventi teatrali e artistici e iniziative sociali. E questo nuovo servizio che fa in modo che i residenti possano avere modo di socializzare sia con i dipendenti, i collaboratori, i volontari ma anche con visitatori adulti e bambini. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa realizzazione, certo che solo attraverso la collaborazione tra istituzioni e territorio possiamo costruire una rete di servizi sempre più efficiente e vicina ai bisogni dei cittadini”.

“L’apertura di un Centro Diurno dedicato alle persone anziane non autosufficienti, affette anche da patologie gravi, rappresenta per il territorio un importante punto di appoggio, sia per i familiari che per le Istituzioni – commenta Benazzi -. In una società che invecchia sempre più, l’attenzione a questo tipo di strutture è fondamentale, così come è fondamentale continuare a costruire reti sinergiche tra enti pubblici, associazioni, cittadini e familiari di persone che necessitano di assistenza continua, per creare quei legami che possono dare un sostegno, con continuità ed efficacia, nell’accudimento dell’anziano. Un plauso a questa riqualificazione che porta il Centro Diurno nella vita della città proprio nell’ottica di inclusione e integrazione”.
“Un ringraziamento al presidente, al direttore, al cda e a tutti coloro che operano in questa bella struttura – ha detto Brescacin – ci state davvero abituando bene. L’anno scorso l’apertura della nuova ala della struttura, oggi il nuovo centro diurno. L’Umberto I è una struttura modello e come Regione siamo sempre vicini a questi centri di servizi che hanno a cuore il benessere dei nostri concittadini, che offrono opportunità nuove e riescono ad aprirsi al territorio. I centri residenziali sono un’eccellenza vera della nostra regione e di questo vi ringraziamo”.

Il Centro servizi Umberto I
La Casa di Ricovero Umberto I viene fondata nel 1907 per volere di un gruppo di cittadini di Montebelluna, attraverso una sottoscrizione popolare per creare un luogo di ricovero dove alimentare, curare e vestire “gratuitamente”, entro i limiti delle proprie rendite, i poveri dell’epoca.
Oggi il Centro di servizi Umberto I accoglie 112 residenti non autosufficienti suddivisi in 4 nuclei, di cui uno protetto da 22 posti. Nell’ultimo decennio il raggio d’azione della struttura si è ulteriormente sviluppato fornendo servizi diversificati. Il servizio di Cohousing – Villaggio Protetto, un insediamento di unità abitative, organizzate come “comunità di vicinato” con 17 minialloggi a schiera, tutti a piano terra, da 2 posti letto ciascuno, e capacità complessiva di 34 coabitanti.

Il Centro Diurno Agorà, recentemente qualificato, è ora in grado di accogliere 20 anziani non autosufficienti, anche con demenza, Alzheimer o disturbi del comportamento.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Matteo De Noni)
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