Una mostra fotografica per giovani artisti, è l’idea di Simone Ceschin, studente di storia dell’arte contemporanea

Una mostra d’arte fotografica dedicata ai giovani artisti. E’ questo l’intento di Simone Ceschin, (nella foto) 23 anni montebellunese di Pederiva, laureato in Storia all’università Ca’ Foscari di Venezia e iscritto al primo anno magistrale in gestione e conservazione dei beni culturali, percorso di storia dell’arte contemporanea a Venezia.

Il giovane montebellunese ha lanciato una campagna di raccolta fondi per finanziare la mostra che, a conti fatti, comporta una spesa di circa 1500 euro.

Fin dai primi giorni di questo originale “crowfunding” Simone ha incontrato un notevole interesse: “I giovani artisti, con i loro scatti, sebbene privi di una celebre firma d’autore, riflettono la loro passione per la materia. Un legame con l’arte che non ha nulla a che vedere con l’artigianato; questo a significare che c’è una reale ricerca estetica nell’opera”.

Il concept della mostra è quello di richiamare la “Pictures Generation” di Douglas Crimp, che presentò fotografi del calibro di Robert Longo, Sherrie Levine, Louise Lawler e Barbara Kruger: “E sfatare le tesi di Baudelaire – spiega Simone Ceschin – secondo il quale non vi è arte nel momento in cui si imita specularmente la natura e soprattutto la fotografia, a sua detta, è la ‘palestra dei pittori mancati’. Sono alla ricerca di persone pronte a supportare la realizzazione di tale mostra, di chi crede nel talento di giovani artisti fotografi e chi ripone fiducia in un curatore alla sua prima esperienza pratica”.

Il sostegno finanziario verrà utilizzato per coprire i costi della stampa dei volantini, l’affitto dell’immobile e le spese per l’installazione delle opere. La mostra sarà temporanea, ad ingresso libero, nella stagione autunnale/invernale 2020.

“Per chiunque decidesse di sostenere il progetto mediante una donazione spontanea – aggiunge Ceschin -, come segno di gratitudine, è prevista una menzione nel catalogo della mostra sotto la sezione ringraziamenti. La comunità di Montebelluna ha già risposto positivamente con un sacco di condivisioni sui social e inoltre sono arrivate le prime donazioni. È emozionante vedere che dopo tutto quello che sta succedendo la gente reagisca positivamente all’iniziativa culturale lanciata da un gruppo di giovani artisti”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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