Sabato scorso 29 novembre al Palamazzalovo di Montebelluna si è celebrato l’anniversario dei 30 anni di attività de Il gruppo e la tribù, associazione per disabili che opera nell’area montelliana, tra Nervesa della Battaglia, Giavera e Volpago del Montello, e una delle realtà di volontariato più conosciute e supportate della provincia di Treviso.
Nel corso della serata, il numerosissimo pubblico, che includeva alcuni rappresentanti delle istituzioni locali, come il sindaco di Montebelluna Adalberto Bordin e il consigliere provinciale Claudio Sartor, ha assistito a uno spettacolo colorato e dinamico, divertente ed emozionante intitolato “Ritorno alla tribù”: una sorta di mash up degli spettacoli realizzati negli anni precedenti e rivisitati per l’occasione, attraverso il quale è stato possibile rivivere la storia di questa importante associazione.
L’attività de Il gruppo inizia ben 35 anni fa, portando nel corso del tempo a risultati concreti come l’avviamento dello Sport Life e della cooperativa Rosa Canina di Montebelluna e la costruzione della Casa dei Giacinti di Volpago del Montello, struttura residenziale che ad oggi riesce ad ospitare una ventina di persone con disabilità.
La Tribù invece, di cui si è festeggiato il compleanno sabato, inizia la sua attività, come gruppo interno all’associazione, con lo scopo di costruire momenti di convivialità e di svago per ragazzi con disabilità di vario tipo. Grazie alla passione e alla costanza di una trentina di ragazze volontarie, gli incontri della Tribù si ripetono con cadenza regolare, ogni lunedì, da trent’anni. Fin dal 1995 le volontarie propongono ai ragazzi attività ricreative coinvolgenti e uscite in discoteca o a mangiare una pizza senza genitori; ogni anno, inoltre, organizzano eventi diventati col passare del tempo appuntamenti ricorrenti come la festa di carnevale, la castagnata, la focacciata di Pasqua e la festa di Natale.
L’attività più prestigiosa della Tribù però sono gli spettacoli, che a partire da “La tribù che balla” del 1996 hanno iniziato a mostrare l’animo dell’associazione a un pubblico sempre più vasto, coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone e associazioni. Vale la pena ricordare il grande successo di “La tribù sbarca ad Hollywood”, una rivisitazione di sette famosi film americani, tra cui Via col vento e La famiglia Addams, presentato nel 2001 a Volpago del Montello e l’anno dopo a Spresiano.
Gli spettacoli della Tribù col passare degli anni sono diventati sempre più conosciuti, fino a riempire strutture piuttosto capienti come il Palamaser di Maser o il Palamazzalovo. Qui nel 2017 è stato messo in scena “La Tribù into the colors”, uno spettacolo sull’importante tema dell’inclusione che ha portato sul palco più di cento persone tra aiutanti, animatori e ragazzi e che ha coinvolto più di mille spettatori.
Negli ultimi anni l’associazione si è spostata dalla storica sede di Giavera alla frazione di Bavaria, dove si trova oggi e il cui mantenimento è assicurato dal supporto dei Comuni di Giavera e Volpago del Montello e Nervesa della Battaglia.
Il gruppo e la tribù quest’anno, con “Ritorno alla tribù”, ha proposto un nuovo spettacolo ancor più vivace, che ha riempito di entusiasmo ed emozione gli spalti del Palamazzalovo, dove, riproponendo la propria storia, ha ribadito i princìpi e le motivazioni che per trent’anni hanno spinto le volontarie a dedicare tanto del loro tempo alla causa sociale, contribuendo a sensibilizzare la comunità rispetto ai temi della solidarietà e dell’inclusione: «Tutte queste iniziative – si legge nella loro cronistoria – si esprimono con il solo e unico scopo di far sorridere i nostri ragazzi, di dare loro momenti di serenità e di condivisione dove possono essere loro stessi e, in questo modo, poter trasmettere la loro empatia e straordinarietà, medicina fondamentale nella società di oggi».
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Qdpnews.it)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata
