Vandali anche all’Einaudi Scarpa, rotti due lucernari

I danni all’Einaudi Scarpa

La Provincia di Treviso ha effettuato questa mattina un sopralluogo all’Einaudi Scarpa di Montebelluna: la notte scorsa alcuni ragazzi sono stati ripresi di spalle sul tetto dell’edificio dalle telecamere e hanno danneggiato due dei lucernari presenti sulla copertura, lanciando anche dei sassi dall’alto verso l’ingresso della scuola.

I tecnici del Settore Edilizia hanno svolto tutti i controlli del caso e incontrato il dirigente scolastico: ora l’Ente ha avviato la procedura per il ripristino delle infrastrutture. Sono in fase di valutazione, insieme alla scuola, ulteriori interventi per scongiurare possibili ingressi dalle scale antincendio esterne alla scuola.

“Anche alla luce degli episodi vandalici che si sono verificati nel fine settimana a Treviso, al Liceo Duca degli Abruzzi e al Da Vinci, la Provincia invita i dirigenti scolastici e il personale scolastico incaricato di comunicare tempestivamente all’Ente, nell’apposita piattaforma Infocad, tutte le anomalie e le eventuali criticità riscontrate nelle scuole superiori – sottolinea Carlo Rapicavoli, direttore generale della Provincia di Treviso – per permettere all’Ente stesso e alle Forze dell’Ordine di intervenire nel più breve tempo possibile”.

“Devo rinnovare, con dispiacere, l’invito al rispetto dei beni pubblici – conclude Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – ricordando che il danno causato a un immobile di pubblica utilità e fruizione, così come a qualsiasi struttura o risorsa comune, è un danno a discapito di tutti”.

“Ho avuto modo di confrontarmi con il dirigente scolastico – commenta il sindaco Adalberto Bordin -, dottor Massimo Ballon, su questo spiacevole accaduto. Spiacevole perché non solo ha provocato danni al plesso scolastico, ma perché i ragazzi che se ne sono resi protagonisti hanno messo anche a repentaglio la propria vita”.

“Mi auguro che le riprese delle telecamere – conclude – aiutino a fare chiarezza sull’accaduto e a identificare i ragazzi ai quali, a mio avviso, oltre ad una pena vera e propria, sarebbe opportuno comminare anche l’obbligo di svolgere qualche attività utile per la comunità per far loro comprendere l’importanza del senso civico e del rispetto di se stessi e degli altri, oltre che del patrimonio scolastico”.

(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Provincia di Treviso)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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