“Venite, il Montello è pronto”: quattro nuovi infopoint e patentini dell’ospitalità per accogliere i turisti

Un’altitudine modesta, 370 metri sul livello del mare, una morfologia pressoché unica dal punto di vista geologico, una storia profonda, ricca di aneddoti e segreti su vittorie e sconfitte, di tesori naturalistici e paesaggistici, ma anche uno scrigno di eccellenze manifatturiere ed enogastronomiche. 

Conosciutissimo dai ciclisti, ma ancora non del tutto valorizzato nel suo insieme, il Montello oggi si dice pronto all’accoglienza: la conferenza di oggi a Villa Pisani Correr, tra le teche e i reperti del MeVe, ha annunciato e presentato davanti a sindaci, assessori, enti di promozione territoriale i nuovi strumenti per orientare i visitatori.

Grazie alla grande sinergia tra gli assessorati e un coordinamento generale di un’agenzia specializzata, sono stati creati quattro infopoint, nei quali un operatore saprà informare il turista e orientarlo nel proprio viaggio. Gli sportelli sono stati assegnati a varie attività dell’area ai piedi del Montello, a Biadene al MeVe, a Crocetta del Montello, a Giavera e a Volpago. È stato il sindaco Adalberto Bordin a consegnarli alle attività che si sono rese disponibili.

“Penso che sia molto importante il passo che abbiamo fatto tutti assieme, ma il primo ambasciatore di un territorio è il cittadino e su questo bisogna lavorare ancora e ancora” ha commentato Federico Caner, assessore regionale al turismo. 

Ed è proprio per questo motivo che Ascom Confcommercio, con la delegazione locale coordinata da Christian Brugnaro, ha pensato alla valorizzazione dell’accoglienza sul Montello attraverso la consegna di un patentino dell’ospitalità, che definisce la qualità con cui un servizio si propone e si rivolge al turista, “conquistandolo” grazie a gentilezza e professionalità. 

Tra i relatori della conferenza, che continuerà con nuovi temi anche nel pomeriggio, c’è Stefano Landi, che prima della conferenza ha commentato: “Il Montello dal punto di vista strategico si può definire con alcuni assi fondamentali che lo fondano, cioè la storia della grande guerra, per poi passare alla tradizione produttiva e all’outdoor, succeduto dalla destinazione enogastronomica e tempo libero che sono sorti quasi spontaneamente. L’obiettivo è preservare queste parole chiave e coltivarne delle altre. Per esempio, lo sport system genera un sistema di outlet che si potrebbero combinare per valorizzare il tempo dei visitatori sul territorio”.

“Abbiamo superato i campanilismi territoriali perché tramite una convenzione siamo riusciti a unire con successo sette comuni con l’obiettivo di rilanciare il Montello e tutta l’area circostante. Adesso andremo ad attivare quattro infopoint sul territorio, a Montebelluna, Giavera, Nervesa della Battaglia e Crocetta del Montello: questo comporta la presenza di personale qualificato che indirizzerà e consiglierà i turisti che vorranno visitare il l’area. Andiamo avanti a testuggine come l’esercito romano perché l’unione fa la forza” commenta Adalberto Bordin, sindaco di Montebelluna.

“Il patentino dell’ospitalità certifica che il territorio sta diventando una destinazione turistica. – afferma Federico Capraro, presidente Ascom Confcommercio, ente co-organizzatore -dell’iniziativa Non è destinato solo agli operatori che si stanno formando al meglio per offrire un servizio di qualità ma anche un percorso che tutto il territorio percorre unito. Il Montello oggi ha un’identità forte, che può esprimersi anche in un contesto così concorrenziale come il nostro, dove da una parte c’è Venezia e dall’altra le colline del Prosecco. Ha caratteristiche che incontrano il favore e le richieste del flusso turistico, quindi il Montello c’è, sia nel panorama turistico regionale che in quello internazionale”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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