Via libera ai Taser per la Polizia locale

È arrivato ieri sera il via libera del Consiglio comunale di Montebelluna all’aggiornamento del regolamento del servizio di Polizia municipale, rimasto fermo al 1989, e di quello sull’armamento, risalente al 2002. Una modernizzazione “attesa da tempo – secondo la giunta Bordin – che introduce novità sostanziali: l’arrivo dei taser nella dotazione della Polizia locale, in via sperimentale per 6 mesi, insieme ad altri strumenti pensati per rendere più sicuri ed efficaci gli interventi degli agenti”.

Gli operatori della Polizia locale saranno presto dotati di due taser, dispositivi a impulsi elettrici che inibiscono temporaneamente il sistema neuromuscolare di una persona, consentendo di neutralizzare situazioni di pericolo senza ricorrere alle armi da fuoco. Classificati come armi non letali, i taser potranno essere impiegati solo dopo il nulla osta della Questura e un percorso formativo specifico, con rilascio di patentino. L’utilizzo sarà in via sperimentale per 6 mesi, come previsto dalla normativa vigente. L’investimento per i due taser e la formazione certificata è di circa 20 mila euro.

Accanto ai taser, il nuovo regolamento prevede anche spray urticante, mazzetta di segnalazione e bastone sensibile. Tra le novità più rilevanti, pure l’introduzione dell’obbligo di verifica periodica dei requisiti psicofisici per tutti gli agenti armati, misura mai prevista prima e ora ritenuta essenziale per garantire la massima idoneità operativa.

Non solo: presto verranno assegnate ai singoli operatori 13 bodycam, dispositivi di registrazione audio-video indossabili con l’uniforme che saranno attivati manualmente durante gli interventi più critici. Le registrazioni, protette da crittografia e non modificabili dagli operatori, verranno archiviate con protocolli sicuri. Una caratteristica peculiare delle bodycam è la capacità di registrare retroattivamente un minuto prima dell’attivazione, elemento particolarmente utile in contesti in cui l’azione si sviluppa in pochi istanti.

Precisa il sindaco Adalberto Bordin: «Non è un mistero che la sicurezza sia uno dei pilastri del nostro mandato: un impegno che passa attraverso strumenti moderni, formazione adeguata e collaborazione tra istituzioni. L’introduzione dei taser e delle nuove dotazioni non significa consegnare agli agenti un’arma dall’oggi al domani: ci sarà un percorso di formazione specifico, con corsi mirati e un patentino rilasciato solo dopo l’autorizzazione della Questura.

È chiaro che auspichiamo di non dover mai ricorrere al taser, ma il suo valore è soprattutto quello di fungere da deterrente e garantire sicurezza sia agli operatori sia alla cittadinanza. Il nostro obiettivo resta quello di dotare la Polizia locale degli strumenti più efficaci per svolgere il loro lavoro con professionalità e in condizioni di tutela reciproca. Ringrazio in particolare il comandante, commissario Paolo Scarpa, e tutti gli agenti della Polizia locale per l’impegno quotidiano, così come tutte le Forze dell’Ordine che operano sul territorio. È anche grazie a loro se Montebelluna continua a essere una città sicura”.

Conclude il comandante Scarpa: “Ho apprezzato la risposta dell’amministrazione comunale per garantire la sicurezza degli agenti, che ora hanno uno strumento in più non solo per la difesa sul territorio ma anche di deterrenza”.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Città di Montebelluna)
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