Via libera all’ampliamento a uso laboratorio del centro socio-assistenziale Rosa Canina, la struttura inserisce persone con disabilità nel mondo del lavoro

Semaforo verde per i lavori di ampliamento del centro polifunzionale socio-assistenziale gestito dalla cooperativa sociale Rosa Canina in via Feltrina Sud a Montebelluna, struttura realizzata nel 2017 grazie a due donazioni.

La cooperativa, per la nuova struttura aveva anche ottenuto il supporto del Comune che l’aveva sollevata dagli oneri di urbanizzazione per un valore di 83mila euro.

L’ampliamento riguarderà il laboratorio dove vengono effettuati lavori di assemblaggio per aumentare le capacità produttive della struttura che include sia un Centro di Lavoro Guidato che ospita 25 persone disabili che una cooperativa di tipo B che svolge servizi di assemblaggio per conto terzi ed attività finalizzate all’inserimento nel mondo del lavoro di persone svantaggiate.

La giunta comunale di Montebelluna  ha approvato dello schema di convenzione in cui viene concordato l’ampliamento della struttura e viene concessa in uso alla cooperativa un’area di proprietà comunale adiacente al centro polifunzionale.

Il progetto era già stato autorizzato dalla Regione alla fine del 2020, non resta ora che il rilascio del permesso a costruire e poi la cooperativa presieduta da Renato Cima(nella foto con l’educatrice Bettiol e la psicologa Giulia Baggio) potrà partire con i lavori che consentiranno un ampliamento di 350 metri quadrati coperti.

“Quando abbiamo iniziato nel 2015 – spiega il presidente Renato Cima – eravamo un centro di lavoro guidato per 25 utenti con relativi operatori, su mandato dell’Ulss2. Nel 2020 con la stessa azienda sanitaria abbiamo stipulato una nuova convenzione che riguarda la formazione al lavoro, prima gestita dal Sil (Servizio inserimento lavoro -ndr) che per ragioni di pensionamento e assenza di turnover ha avuto la necessità di rivolgersi a strutture private. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità che comporta una mole differente di lavoro e necessità di nuovi spazi”.

La referente di Rete Job, un progetto nato nel 2018, è una psicologa, la dottoressa Giulia Baggio, che nel 2019 ha anche vinto il Premio innovazione in psicologia per un suo progetto, chiamato “Reti Neurali”. L’educatrice Gloria Bettiol opera nel campo del centro di lavoro guidato mentre Gina Grattacaso è la coordinatrice della Rosa Canina.

“Negli ultimi anni è cambiata la visione complessiva delle persone con disabilità – dice Giulia Baggio – Nascono sempre nuovi centri e progetti che consentono il turnover e danno la possibilità ai ragazzi di formarsi con l’obiettivo che acquisiscano autonomia in un ambito pur sempre controllato. Dalla formazione si passa al tirocinio in azienda e infine al collocamento. Se prima l’azienda, una volta assunto il disabile, era sostanzialmente lasciata sola a risolvere eventuali problematiche che si venissero a creare, oggi attraverso questo progetto siamo di supporto in caso di difficoltà, fungendo da mediatori tra il datore di lavoro e la persona inserita”.

Rosa Canina, grazie a una partnership, e la cooperativa Sonda di San Vito di Altivole coprono l’intera area del Distretto 8. Rosa Canina è particolarmente concentrata sul territorio che va da Caerano a Nervesa della Battaglia. Da marzo 2018 la cooperativa montebellunese ha preso in carico 21 persone con disabilità, alcune ancora in formazione o tirocinio.

Di questi, sette sono già stati assunti da aziende della zona altri 10 sono impegnati nel tirocinio. Coloro che, eventualmente, non avessero le caratteristiche per un inserimento nel mondo del lavoro vengono ricollocati in strutture idonee alle loro esigenze.

“Un altro progetto che stiamo portando avanti è proprio quello delle Reti Neurali – aggiunge la dottoressa Baggio -, in collaborazione con un centro ricerche di Roma. Consiste in un software che permette, a livello previsionale, di fare ipotesi e analisi dei nuovi utenti. È sviluppato inserendo i dati delle schede di valutazione S.Va.M.Di. Della Regione Veneto, a loro volta costruite sulla base dell’Icf, la classificazione internazionale delle funzioni studiata dall’Organizzazione mondiale della sanità. Inserendo i dati delle aziende e lo storico delle persone il software analizza e rielabora, fornendo ipotesi di collocamento degli utenti, indicando l’azienda più idonea per il singolo soggetto. Sono stati completati i dati raccolti su 100 soggetti che sono passati per l’inserimento lavorativo, attendiamo nei prossimi giorni i risultati dell’elaborazione”.

Oltre al presidente Renato Cima, fanno parte del direttivo di Rosa Canina il vicepresidente Roberto Bessegato e i consiglieri, Tiziano Sfoggia, Alessandro Dal Bello, Ferdinando Osellame, Pierluigi Sartor, Antonio Scandiuzzi e Fausta Gasparetto.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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