Viaggio nello sportello immigrazione di Montebelluna. Rachid: “La pandemia ha moltiplicato difficoltà e smarrimento nelle comunità straniere”

Durante l’emergenza Covid, molte comunità straniere presenti in Italia hanno percepito un grande senso di smarrimento di fronte alle difficoltà della pandemia.

In più di un’occasione, le limitazioni negli spostamenti e l’impossibilità di radunarsi e incontrarsi in presenza hanno inciso anche sul cammino di integrazione di tanti immigrati nella società italiana.

Rachid Anice, cittadino di origine marocchina responsabile dello sportello informazioni per gli immigrati che si trova in via Lino Mattiello a Montebelluna, ha potuto constatare di persona tante criticità incontrando diversi rappresentanti delle comunità straniere dell’Alta Marca Trevigiana.

Questo servizio si rivolge ai montebellunesi, ai cittadini di diversi Comuni del territorio (Valdobbiadene, Giavera del Montello, Volpago del Montello, Caerano di San Marco, Trevignano e Crocetta del Montello) ma anche a persone residenti in altre zone della Provincia di Treviso o in Province vicine come Belluno, Padova e Vicenza (telefono 349-6098419, mail rachid.anice@libero.it).

“Mi occupo della compilazione dei documenti per gli stranieri – spiega Rachid -, dalle domande di cittadinanza a quelle per il ricongiungimento familiare senza dimenticare il rinnovo, il rilascio e l’aggiornamento del permesso/carta di soggiorno. Tra i vari servizi che offriamo, aiutiamo le donne in gravidanza con l’assegno di natalità (all’ottavo mese di gravidanza), con il bonus bebè e con la carta acquisti fino a tre anni di età”.

“A questo ufficio si rivolgono anche le famiglie italiane per capire come assumere delle persone straniere come badanti o colf nelle loro case – continua – Si tratta di uno sportello gratuito che abbiamo deciso di tenere aperto la domenica mattina per non mettere in difficoltà i lavoratori stranieri costringendoli a chiedere dei permessi dal lavoro per venire da noi”.

“Confermo che in questo periodo tanti cittadini di origine straniera hanno visto moltiplicare le loro difficoltà a causa del Covid – aggiunge il responsabile dello sportello informazioni per gli immigrati di Montebelluna – Oltre alle difficoltà legate all’aspetto sanitario, la pandemia ha creato problemi economici a molti stranieri che vivono nei nostri paesi. Durante la fase più critica dell’emergenza sanitaria lo sportello è stato chiuso, ma siamo riusciti a lavorare da remoto”.

Spesso Rachid, semplificando le procedure, è riuscito ad ottenere la documentazione di cui aveva bisogno via WhatsApp, ma in alcuni casi si è spostato di persona per ritirare i documenti originali per scannerizzarli e inviarli alla Questura, alla Prefettura o all’Inps.

Questo servizio rappresenta un baluardo prezioso per l’integrazione nel Comune di Montebelluna e nei paesi vicini, oltre ad essere un punto di riferimento per tante famiglie.

“Io sono contento di essere riuscito a risolvere la maggior parte dei casi arrivati al nostro sportello – conclude – Continueremo a lavorare per rendere un buon servizio alle comunità straniere che vivono in questa zona della provincia di Treviso”.

(Foto: per concessione di Rachid Anice).
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