Ė botta e risposta tra il capogruppo di Zaia Presidente in Consiglio regionale del Veneto, Alberto Villanova, e l’ex senatrice Pd Laura Puppato sul “caso Montebelluna”.
Villanova l’ha accusata di non conoscere la geografia e “spostando pazienti da un ospedale all’altro certo non cambia l’indice RT” (vedi articolo).
“Leggo, ma giuro ho pure dovuto rileggere – replica Laura Puppato – perché non potevo credere che tanta scienza arrivasse da un consigliere regionale, che il consigliere Villanova mi accusa di non conoscere l’indice Rt e altre amenità. Purtroppo il suo ragionamento non ha fondamento alcuno, giacché la domanda a cui, non io, ma i magistrati sono chiamati a rispondere è: ‘nei giorni immediatamente precedenti la visita ispettiva presso l’ospedale di Montebelluna avvenuta il 17 dicembre scorso, sono crollati in quell’ospedale e solo in quello, oggetto appunto di una visita preannunciata, i pazienti ricoverati nei reparti Covid-19. Casualmente sono raddoppiati nella stessa settimana nelle altre 2 sedi ospedaliere Covid della provincia di Treviso’.
L’ex senatrice e sindaca di Montebelluna sottolinea anche come “i numeri dei ricoveri, peraltro sono continuati a salire in tutto il Veneto in quel periodo, al punto che il 19 dicembre lo stesso Zaia ha dovuto ammettere che non era più possibile procedere avendo le strutture sature e ha imposto, due giorni prima del decreto nazionale, restrizioni ai cittadini del Veneto per limitare l’espansione del contagio”.
“Quale miracolo è dunque accaduto a Montebelluna in controtendenza con tutta la provincia e la stessa Regione Veneto, in quei giorni che hanno anticipato un’ispezione?”, si chiede Laura Puppato: “Ma sono anche molte altre le domande cui i magistrati dovranno fornire risposte – aggiunge -, tutte contenuto in un lungo e corposo esposto di sei pagine e oltre 100 documenti e testimonianze allegate. Riguardano i test antigenici usati in modo improprio, riguardano la situazione nelle Rsa, riguardano i numeri delle terapie intensive”.
Puppato conclude parafrasando un fortunato film dell’attuale Re della risata: “Capisco che Villanova stia facendo a gara con Bacialli di Rete veneta nel tentare di difendere l’indifendibile – dice -, ma chi ci rimette in credibilità è chi si arrampica su specchi troppo scivolosi, anzi letteralmente ‘cade dalle nubi’ facendo a gara con Checco Zalone. Diventando ridicolo agli occhi di chi legge. Dai Villanova, siamo seri, trattiamo gli argomenti in modo logico e plausibile, parliamo di migliaia di morti, un po’ di silenzio non guasterebbe. Non siamo ancora nella terra del pensiero unico modello Corea del Nord”.
(Foto: per concessione di Laura Puppato).
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