Centrò l’auto di Enrico Marsura di Moriago e lo uccise: patteggiamento negato, sì all’abbreviato

Patteggiamento negato a G.B., il 21enne di Marostica che causò l’incidente in cui perse la vita il 24enne Enrico Marsura (nella foto)  di Moriago della Battaglia. La sua richiesta di due anni e 11 mesi di reclusione, per beneficiare dello sconto di un terzo della pena, è stata respinta. Gli avvocati del giovane vicentino, vista le decisione del giudice dell’udienza preliminare, hanno chiesto il rito abbreviato, che si terrà il mese prossimo. Per G.B l’accusa è di omicidio stradale e di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Enrico Marsura, la mattina del 24 luglio 2016, guidava con la compagna Federica seduta a fianco ed aveva appena lasciato la casa dei nonni, a Sernaglia, che pensava di ristrutturare per mettere sù famiglia. Pochi chilometri dopo essersi immessa sulla Sp34, tra Sernaglia e Pieve di Soligo, la station wagon dei due fidanzati fu centrata sulla parte sinistra da una Ford Fiesta con a bordo G.B. ed altri tre passeggeri, che proveniente dalla direzione contraria invase la corsia di Marsura. Fu la stessa fidanzata, studentessa di medicina, a prestare i primi soccorsi al giovane, spirato prima di giungere in ospedale.

Il 24enne si era laureato nell’aprile 2015 in viticoltura ed enologia all’Università di Udine, dopo aver conseguito il diploma in agraria all’Isiss “Domenico Sartor” di Montebelluna. Subito dopo la laurea era stato assunto come consulente agrario dalla cooperativa agricola “Spazio” di Signoressa di Trevignano. La sua morte improvvisa provocò sgomento nella comunità moriaghese. Il paese pianse un ragazzo pieno di vita e di passioni, colonna della squadra di Moriago che partecipava al “Palio di Vidor”.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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