Dopo due anni di stop, la sera del 5 gennaio si sono riaccesi i Panevin del Quartier del Piave, almeno una quarantina nella zona.
Quest’anno è toccato a Mosnigo di Moriago della Battaglia ospitare la cerimonia di benedizione del fuoco che, secondo la tradizione popolare, simboleggia la speranza di un anno di prosperità. Una speranza da condividere con le comunità vicine.
Dopo la benedizione della fiamma da parte del parroco don Livio Dall’Anese, i tedofori dei Comuni del Quartier del Piave hanno attinto dal braciere al centro di piazza Albertini completamente illuminata, per poi dare forza alle gambe verso i loro paesi in attesa del fuoco sacro che accende il Panevin.
Presenti alla cerimonia i sindaci e i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Cison di Valmarino, Farra di Soligo, Follina, Miane, Pieve di Soligo, Refrontolo, Revine Lago, San Pietro di Feletto, Sernaglia della Battaglia, Tarzo, Vidor e Susegana.
Fare gli onori di casa è spettato al sindaco di Moriago Giuseppe Tonello: “Dopo un periodo di sofferenza – ha detto – arriviamo finalmente a questo evento molto sentito, che segna un ritorno alla normalità. Speriamo che le faville vadano per il verso giusto e che il 2023 sia migliore rispetto agli ultimi tre anni. Le problematiche sono molte, penso alla guerra e al costo della vita, ma anche alle difficoltà nell’ordinaria gestione dell’amministrazione”.
Dopo l’ufficio della benedizione del fuoco, accompagnato dalle musiche dell’ultra centenaria Banda di Moriago e dai suggestivi canti del coro locale “Libere Armonie”, si è svolto anche il rito goliardico del passaggio della scopa, consegnata al Comune che ospiterà la cerimonia il prossimo anno: nel 2024 toccherà a Farra di Soligo. “Un onore e una bella opportunità per Farra di Soligo – commenta il sindaco Mattia Perencin – . Per i trevigiani il Panevin è una tradizione da portare avanti, solo nel nostro Comune ne accendiamo sette. Un grazie va alla Pro Loco e alle tante associazioni coinvolte nell’organizzazione”.
C’è una grande macchina organizzativa dietro alla festa popolare del 5 gennaio: lo sa bene Luciano Piaia, vicepresidente del Consorzio Pro Loco Quartier del Piave: “La tradizione del Panevin unisce le comunità del Quartier del Piave, come Consorzio promuoviamo questa iniziativa da trent’anni, quella del 2023 è speciale, segna una ripartenza per tutti noi”.
E proprio grazie al lavoro della Pro Loco di Moriago la serata in piazza Albertini è stata un momento di gioia e comunità per molti cittadini: non sono mancate le specialità gastronomiche del territorio, in primis il vin brulè, il musetto con la polenta, e poi “pinza” e panettone a volontà.
Numerosi i cittadini riuniti in piazza già dalle 17 per assistere alla rappresentazione “Faville di Palù”, dedicato al sito di risorgiva che si estende tra Farra di Soligo, Moriago della Battaglia, Sernaglia della Battaglia e Vidor. “Per omaggiare il territorio abbiamo pensato a un racconto corale che lega l’acqua dei Palù al fuoco del Panevin” spiega l’ideatrice e direttrice dello spettacolo Monica Stella.
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