I boschi del Montello nascondono molti angoli suggestivi, come la Grotta di San Girolamo in via Luigi Lama nel Comune di Nervesa della Battaglia.
Geologicamente la grotta, raggiungibile camminando per qualche minuto dopo aver lasciato alle spalle la strada principale, è la parte residua di una grande cavità che si è sviluppata su una spaccatura verticale ad orientamento est-ovest.
Si tratta di una grande spaccatura verticale in cui l’erosione chimica e meccanica degli strati di conglomerato ha evidenziato la parte superiore in arenaria, producendo un esteso riparo sotto roccia.
Storicamente la grotta fu utilizzata nel secolo XIV come primo ricovero del leggendario eremita Giovanni. In questo luogo, infatti, l’anacoreta aveva trovato le condizioni ideali per meditare e pregare immerso nella natura.
Successivamente, nella grotta venne ricavato l’eremo del quale rimangono le nicchie scavate nelle pareti.
Nei cartelli esplicativi che accompagnano la visita, si spiega che questo sito costituì l’elemento iniziale della Certosa del Montello, fondata nel 1340 sotto gli auspici dei Conti Schinella e Tolberto di Collalto e demolita a seguito del Decreto Napoleonico del 1810.
A pochi passi dalla Grotta di San Girolamo c’è un chiaro esempio di “Fontana Carsica“.
La “Valle delle tre Fonti” (sentiero carsico naturalistico “Giuliano Caponi”), infatti, presenta una sola sorgente carsica attiva, anche se in passato probabilmente ce n’erano altre.
Qui trova uno sbocco in superficie l’acqua raccolta dalle doline poste a livelli superiori, per poi scomparire definitivamente attraverso un nuovo punto di assorbimento.
Fino agli anni Cinquanta, le fontane costituivano l’unica possibilità di approvvigionamento idrico. Attorno ad esse si sono sviluppati diversi insediamenti abitativi, a cominciare proprio dalla Certosa.
La zona nella quale si trovano la fontana e la Grotta di San Girolamo, di sicuro interesse turistico, potrebbe essere valorizzata ulteriormente. Nella primavera del 1991, il Gruppo Naturalistico Montelliano di Nervesa attrezzò il sentiero naturalistico che dalla strada scende nella dolina fino alla Grotta di San Girolamo.
Un percorso interessante dal punto di vista naturalistico e storico: lungo il tracciato alcune piante sono indicate con il loro nome, favorendo la conoscenza della vegetazione spontanea delle zone più umide del Montello.
(Autore: Andrea Berton)
(Foto: Andrea Berton)
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