Resti umani e una medaglia emergono dagli scavi alla “Funghi Piave”: appartenevano a un ufficiale di fanteria del 111° Reggimento Piacenza

Resti umani e una medaglia emergono dagli scavi alla “Funghi Piave”
Resti umani e una medaglia emergono dagli scavi alla “Funghi Piave”

Ha suscitato molta curiosità a Nervesa della Battaglia il ritrovamento fatto alcune settimane fa nell’azienda agricola “Funghi Piave” di via Generale Vaccari.

Durante i lavori per la costruzione del nuovo punto vendita dell’azienda di Giovanni Bragagia, è stata ritrovata una medaglia con le località dove aveva combattuto un ufficiale di fanteria del 111° Reggimento Fanteria della Brigata Piacenza.

Oltre alla medaglia, alcuni giorni dopo sono stati ritrovati anche dei resti dell’ufficiale, che sono stati portati nella caserma dei Carabinieri di Nervesa della Battaglia per l’identificazione.

Il 21 aprile sono iniziati gli scavi e poi è arrivata la pioggia – racconta Bragagia -: per questo abbiamo sospeso i lavori. Quando li abbiamo ripresi è stata trovata la medaglietta. Il giorno 25 abbiamo scavato ancora e sono state ritrovate delle ossa e i resti del cranio dell’ufficiale, oltre ai caricatori che aveva addosso. La medaglia riporta le battaglie che ha fatto e i luoghi in cui aveva combattuto, dal Piave al Tagliamento, da Castagnevizza a Monte San Michele e Oslavia”.

“I resti si trovano ancora nella caserma dei Carabinieri di Nervesa – continua -, in attesa della decisione della Soprintendenza che valuterà se metterli nell’Ossario o in altri luoghi. Dopo il ritrovamento ho fatto diverse ricerche e c’è da capire se l’ufficiale è morto durante la Prima guerra mondiale o successivamente”.  

“Cercando informazioni sul 111° Reggimento Fanteria della Brigata Piacenza – conclude -, ci sarebbe un unico ufficiale disperso nella linea del Piave. Mio nonno mi raccontava sempre degli aneddoti storici su quello che avvenne in questi territori. Intorno alla nostra casa ci sono ancora i segni e tutta la fascia di una trincea, visibile anche dall’alto”.

(Foto: per concessione di Giovanni Bragagia).
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