Fondo di solidarietà, riduzione degli oneri urbanistici e ambiente. Intervista a Matteo Mattiuzzo, candidato sindaco di “Uniti per Nervesa”

Matteo Mattiuzzo 

Matteo Mattiuzzo è il candidato sindaco della lista civica “Uniti per Nervesa” nelle elezioni comunali del 14 e 15 maggio prossimi a Nervesa della Battaglia

Il 45enne Mattiuzzo è stato consigliere comunale in paese dal 2009 al 2018; attualmente lavora nel Comune di Pordenone dopo essersi rimesso in gioco durante la pandemia.

Diplomato analista contabile, in passato è stato tutor d’aula per Confartigianato, socio fondatore e presidente di una cooperativa sociale e si è occupato dei più piccoli con laboratori creativi, teatrali e centri estivi. 

È stato responsabile di progetto di un’attività di affiancamento al servizio psichiatrico territoriale per progetti espressivo-riabilitativi.

È appassionato di sport, in particolare della pallavolo, ed è allenatore di squadre giovanili e amatoriali di volley a Nervesa.

Perché ha deciso di candidarsi?

A fine luglio dello scorso anno l’ex sindaco Fabio Vettori, assieme alla giunta e al consiglio comunale, sono decaduti per spaccature interne alla maggioranza guidata dalla Lega. A Nervesa è arrivata la commissaria straordinaria e le forze di minoranza hanno cominciato a riunirsi per creare una lista civica alternativa a più di 20 anni di governo leghista. Per mesi, quindi, ci sono state riunioni e al nostro progetto si sono avvicinati molti volti nuovi, abbiamo creato veramente un bel gruppo. Quando è arrivato il momento di scegliere un candidato sindaco mi è stata chiesta la disponibilità. Mi ha colpito questo attestato di fiducia e stima, ho accettato l’incarico e posso dire che sono orgoglioso, nonostante la responsabilità di guidare una lista civica piena di entusiasmo e che vuole portare un reale cambiamento a Nervesa. Ho già fatto qualche anno in consiglio comunale, ora lavoro nel Comune di Pordenone come istruttore contabile, servizi demografici e residenze: posso dire di conoscere molto bene la macchina amministrativa. La scelta di candidarmi a sindaco è anche in ottica futura: sono il candidato sindaco più “giovane” di Nervesa.

Quali sono i valori che vuole trasmettere con la sua lista e con il suo programma?

Abbiamo scritto il programma a più mani, dopo aver ascoltato molti cittadini e cittadine e investendo molte sere per la stesura. I valori che vogliamo trasmettere sono la partecipazione, la trasparenza, la propensione all’ascolto e l’attenzione all’ambiente e al sociale che negli ultimi anni sono stati poco considerati. La nostra lista rappresenta al meglio il nostro programma ed è stata costruita per dare voce a più esperienze e diversità di vedute. Vorrei sottolineare come ci sia perfetto equilibrio di genere, con 6 uomini e 6 donne candidati consiglieri. Molti, anzi quasi tutti, provengono da realtà associative, educative, di volontariato e sportive oppure hanno alle spalle percorsi formativi che li hanno portati ad esplorare dimensioni diverse, ma mantenendo lo sguardo sempre rivolto al loro paese.

Quali sono le priorità di Nervesa e, se dovesse vincere, in quale ambito intende investire maggiori risorse?

Negli ultimi 20 anni la situazione è rimasta statica e ci sono molte cose da fare: per far sentire più vicina l’amministrazione ai cittadini, una proposta è la riduzione delle indennità di sindaco, vicesindaco e assessori per costituire un fondo solidarietà. Per programmare la rinascita del paese serve il dialogo costante, per esempio con le associazioni di categoria per il rilancio economico. Vogliamo costituire una commissione comunale per monitorare l’inquinamento e preservare la salute dei cittadini. Solo per citare alcune parti del programma, vogliamo ridurre gli oneri urbanistici per i giovani che acquistano casa e allargare l’assistenza domiciliare. Non dimentichiamo le nostre frazioni e le loro identità, che spesso ruotano attorno alla scuola: cercheremo di valorizzare e potenziare le attività di queste realtà, ascoltando le esigenze dei genitori e degli insegnanti.

Cultura e valorizzazione del Montello. Nervesa ha una grande storia (Grande Guerra – Abbazia di Sant’Eustachio – Galateo ecc. ecc.), quali azioni intende mettere in atto per valorizzare la storia e la cultura nella sua comunità? Cosa farà per incentivare il turismo sul Montello e a Nervesa?

Dalle azioni più semplici come la creazione di mappe con i punti storici della Grande Guerra, percorsi cicloturistici e luoghi caratteristici e insoliti, a festival tematici con il coinvolgimento dei privati che hanno in concessione gli spazi e le varie associazioni che si dedicano al tema. In molti ce l’hanno chiesto, vorremmo realizzare delle aree dedicate al pic-nic e alla sosta dei camper sia sul Piave sia sul Montello. Tra le nostre proposte vorrei realizzare dei percorsi sia fisici sia culturali sugli scrittori e le scrittrici venete, valorizzare i talenti artistici e le competenze culturali dei nervesani, organizzare camminate a tema, cinema all’aperto e mercatini. Naturalmente, è necessario stilare in sinergia un calendario di eventi e coinvolgere la Pro Loco, i Comitati Festeggiamenti delle varie frazioni e le associazioni.

Sport e giovani. Che idee avete nell’ambito delle politiche giovanili e per rilanciare lo sport in paese?

Dobbiamo rendere partecipi ragazzi e ragazze alla quotidianità di Nervesa e coinvolgerli fin dalle scuole. Qui ho sempre sentito la mancanza di un consiglio comunale dei giovani, come già si fa nei paesi vicini. Il nostro desiderio è di potenziare i centri estivi e organizzare un doposcuola accattivante per i ragazzi delle scuole secondarie con attività formative. Sarà importante coinvolgere le associazioni dei genitori. Per gli universitari abbiamo pensato a delle aule studio attrezzate che, all’occorrenza, possono anche essere usate come postazioni di co-working. Pensiamo anche a chi cerca indipendenza o vuole costruirsi una famiglia: vogliamo agevolare con la riduzione degli oneri urbanistici chi intende ristrutturare alloggi esistenti o costruire nuove abitazioni da vendere o dare in locazione a prezzi calmierati ai giovani. Da allenatore di pallavolo conosco la difficoltà di portare avanti le società sportive in piccoli paesi. Serve un’offerta il più allargata possibile, anche alle realtà dei comuni confinanti, e stipulare le convenzioni in base al numero di minorenni coinvolti. Non tutti gli sport possono essere praticati a Nervesa, sarà un nostro impegno trovare i fondi per integrare la quota di iscrizione dei ragazzi che praticano discipline diverse da quelle proposte a Nervesa.

Opere pubbliche. Su quali opere pubbliche vi concentrerete maggiormente (compatibilmente con le risorse a disposizione)?

Assolutamente la risoluzione della questione dell’ “ecomostro” di Bidasio. Il progetto già finanziato per l’ex caserma dei Carabinieri in piazza a Nervesa deve essere rivisto per collegarsi con gli adiacenti giardini, coinvolgendo la popolazione con un concorso di idee: valuteremo una riqualificazione dell’area urbana che comprenda tutto il quartiere dei servizi (scuole, caserma stessa, chiesa, parco giochi, abitazioni pubbliche, giardini ed edifici comunali) attraverso un progetto organico condiviso con la cittadinanza. Per esempio, il parco giochi può diventare un sistema moderno attrezzato per lo svago e lo sport a servizio di giovani e famiglie. Più in generale, gli edifici comunali che devono essere razionalizzati, sia quelli in uso sia quelli dismessi. Non dimentichiamo di favorire il recupero delle cubature industriali non utilizzate. Possiamo attingere a bandi regionali ed europei, dimenticati dalla precedente amministrazione, e possiamo ricavare da una migliore gestione delle risorse pubbliche dove al momento rientrano cause inutili e cronicamente perse come, per fare un esempio, la convenzione con Mosole: il mancato introito per il Comune è stato quasi di un milione di euro.

Associazionismo e politiche per la famiglia. Quali progetti avete per valorizzare il grande capitale rappresentato dalle associazioni di Nervesa? Come aiuterete le famiglie e gli anziani?

Tra le nostre prime proposte c’è quella dell’istituzione di un “tavolo di lavoro comunale” con le associazioni del volontariato sociale per migliorare il sostegno dei cittadini. Per valorizzare il capitale di associazioni nervesane serve partecipazione attiva con la gestione collettiva di un programma di eventi annuali in collaborazione con Pro Loco e Comitati Festeggiamenti delle frazioni. Saranno inoltre da riprendere in mano le convenzioni per razionalizzare gli spazi comunali. Per le famiglie servono più servizi: negli ultimi anni stiamo assistendo ad una migrazione delle famiglie nervesane nei Comuni limitrofi anche per gli alti costi di affitti o acquisto della casa. L’obiettivo è agevolare la ristrutturazione degli alloggi esistenti con la riduzione degli oneri urbanistici o costruire nuove abitazioni da vendere e dare in locazione senza consumare ulteriore suolo. Per chi ha dei figli in età scolare, serve un dopo scuola comunale attento agli orari di primaria e secondaria, cofinanziato da Comune e fondi regionali. D’estate occorre potenziare il centro estivo, almeno per i ragazzi fino a 12 anni. Tra i nostri punti programmatici c’è la volontà di realizzare un programma di sostegno allo studio per ragazzi delle scuole medie e superiori nervesane, coinvolgendo i giovani universitari del territorio con contributo orario in parte finanziato dal Comune. Capitolo anziani: assolutamente da riaprire il Centro Anziani, con la proposta di nuove attività. Stipulando convenzioni con le associazioni, si può attivare il servizio di trasporto sociale per anziani ed estendere l’assistenza domiciliare per migliorare la qualità della vita dei nostri nonni e delle loro famiglie. Sempre in sinergia con il mondo del volontariato, vogliamo offrire assistenza tecnologica per persone che hanno scarsa confidenza con smartphone, tablet o computer e urge creare un “team medico” di assistenza primaria per coprire tutte le fasce orarie. Infine, deve essere ripresa la collaborazione con i Comuni di Giavera e Volpago per realizzare il nuovo distretto sanitario e serve pensare ad una riduzione della tassazione comunale per chi in casa ha persone non autosufficienti.

Appello finale al voto

Nelle ultime elezioni amministrative il 42,67% degli aventi diritto al voto non si sono presentati ai seggi. Il mio appello va a quasi quella metà di popolazione che si sente esclusa dalla vita pubblica e non rappresentata: la nostra lista civica è nata all’insegna della partecipazione, vogliamo portare questo spirito nei prossimi 5 anni di governo del Comune di Nervesa e far sentire tutti i cittadini di serie A. Gli ultimi 20 anni di amministrazione ci hanno lasciato un paese in coma, con lo spiacevole epilogo del commissariamento. È arrivato il momento di dare una svolta e chiedo di fare affidamento alla mia squadra, un gruppo di cittadini che hanno deciso di mettersi in gioco per il bene comune e che rispondono ai cittadini stessi. Alle nostre spalle non ci sono partiti politici a cui rispondere, men che meno ci sono interessi economici: la nostra volontà è risvegliare la partecipazione attiva, ascoltare le esigenze e trovare, tutti assieme, le soluzioni migliori per rilanciare un bel paese come Nervesa.

(Foto: Uniti per Nervesa).
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