Dolore nella Fondazione “Jonathan Collection – Aerei Storici Famosi Onlus” di Nervesa della Battaglia per la tragica perdita del vicepresidente Renato Fornaciari, mancato ieri mattina a causa di un malore avuto durante l’atterraggio del suo biplano storico degli anni ‘30 Tiger Moth ad Asiago.
Alle ore 10.20 di ieri, infatti, i Vigili del fuoco sono intervenuti nell’aeroporto Romeo Sartori di Asiago per soccorrere l’esperto pilota 73enne che, dopo il malore, è andato in arresto cardiaco.
A bordo del biplano c’era anche un passeggero e Fornaciari, pur sentendosi male, è riuscito ad atterrare regolarmente in pista per poi accasciarsi sui comandi, facendo finire l’aereo sull’erba.
I Vigili del fuoco, intervenuti immediatamente insieme al personale dell’aeroporto, hanno estratto dalla cellula dell’aereo il pilota iniziando il primo intervento di rianimazione cardio polmonare anche con l’utilizzo del defibrillatore, fino all’arrivo del personale del Suem.
Nonostante l’uomo sia stato a lungo rianimato dai sanitari, il medico ha dovuto dichiarare la sua morte mentre il passeggiero, un cameraman che stava partecipando alle riprese di una pellicola cinematografica sulla Grande Guerra, è rimasto illeso.
Fornaciari, nato a Traversetolo (Parma) nel 1948 e residente a Rovereto, svolgeva la professione di architetto.
Aveva conseguito il brevetto d’aliante nel 1978 e quello di pilota a motore nel 1980; inoltre, aveva ottenuto l’abilitazione al traino alianti, al lancio paracadutisti e il basico di acrobazia aerea.
Nell’inverno 1980-1981 ha ottenuto l’abilitazione al “volo in montagna”, corso “Adamello” della Scuola Nazionale di Volo in Montagna di Trento (abilitazione consistente nel poter effettuare decolli e atterraggi su terreni naturali, in pendenza, con fondo erboso o innevato e ghiacciai).
Il presidente della Fondazione “Jonathan Collection”, Giancarlo Zanardo, ha spiegato che attualmente la salma di Fornaciari si trova a Rovereto e giovedì alle ore 11 verranno celebrate le esequie nella Chiesa di Santa Caterina (quartiere Santa Caterina).
“Il gruppo dei Piloti di Montagna si stanno organizzando per un sorvolo con un PA18 – afferma Zanardo -, tempo permettendo, mentre una delegazione della Fondazione verrà con me alla cerimonia. Voglio ricordare la figura del caro amico Renato, che è stato il fautore di tutta la struttura logistica della Fondazione, compreso l’ultimo Hangar dedicato a Francesco Baracca”.
“Ci siamo conosciuti più di 40 anni fa – aggiunge -, quando era presidente dell’aeroclub di Trento e successivamente presidente dell’Aipm (Associazione Italiana Piloti di Montagna). È stato un grande pilota esperto e profondamente entusiasta del volo in montagna e, grazie alla sua esperienza, devo riconoscergli il ruolo di organizzatore e conduttore dei famosi raid in Europa degli anni 80 ai quali ho partecipato anch’io”.
“Grande pilota con rare qualità di controllo di varie macchine volanti – conclude -, oltre al Tiger Moth è l’unico che ho fatto volare anche con il Bleriot. Sua anche la realizzazione del progetto dedicato a Pagliano e Gori realizzato a Susegana. Ma soprattutto un grande amico sincero e disponibile sempre. Cieli Blu Renato”.
(Foto: Vigili del fuoco e Fondazione “Jonathan Collection”).
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