Nervesa, 60enne maltrattata: il marito alla sbarra patteggia 1 anno e 4 mesi, e recupera il rapporto con la moglie

Anni di maltrattamenti psicologici degenerati a causa della convivenza forzata per il Covid. E diventati violenze fisiche. Questa l’accusa che ha portato alla sbarra un 65enne di Nervesa della Battaglia.

Vittima la moglie che lo ha denunciato nel marzo 2020, nel pieno della prima ondata della pandemia da Coronavirus.

Finito davanti al giudice per l’udienza preliminare Angelo Mascolo, per il reato di maltrattamenti, l’uomo ha patteggiato una pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione con sospensione condizionale.

Una pena lieve grazie al percorso psicologico che il 65enne, difeso dall’avvocato Simone Marian, ha deciso di intraprendere e che gli ha consentito anche di recuperare il rapporto con la moglie con la quale è sposato da oltre 30 anni.

La denuncia della donna, 60enne, era scattata proprio nel pieno del lockdown quando i rapporti con il marito erano diventati più difficili del solito. Da tempo infatti, ha denunciato la donna, l’uomo l’avrebbe vessata psicologicamente. Con insulti e umiliazioni, riferiti alla sua dipendenza economica da lui.

La 60enne non lavora e il marito le avrebbe più volte ripetuto: “Se ne hai mangi oppure fischi” per rinfacciarle che era lui a mantenerla.

L’uomo le avrebbe anche impedito di avere una vita sociale e di coltivare amicizie. Un clima teso che era degenerato a causa della pandemia, che ha costretto la coppia a una convivenza più stretta del solito e isolata da figli e parenti.

Proprio durante il lockdown sarebbero, infatti, iniziate le violenze fisiche che hanno indotto la donna ad andare dai carabinieri. A loro aveva denunciato le percosse che hanno fatto scattare il codice rosso e quindi l’immediata apertura dell’indagine al termine della quale il pubblico ministero Massimo Zampiccini ha chiesto il processo..

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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