Nervesa, Fiera di San Girolamo senza giostre: fumata nera nel braccio di ferro tra giostrai e sindaco sugli spazi


Per la prima volta, dopo oltre 50 anni, la Fiera di San Girolamo di Nervesa della Battaglia sarà senza l’immancabile Luna Park, a meno di ripensamenti dell’ultimo momento.

Il “braccio di ferro” tra i rappresentanti degli esercenti degli spettacoli viaggianti e il sindaco di Nervesa, Fabio Vettori, si è concluso con la decisione, da parte dei giostrai, di non montare le attrazioni: “Il sindaco non ci ha messo in condizione di esserci”, sostengono.

I circa 25 esercenti che da anni partecipano alla Fiera di San Girolamo chiedevano di poter allestire le loro attrazioni nelle aree che tradizionalmente le ospitavano ma il sindaco, da parte sua, adducendo la perdurante situazione di emergenza sanitaria, ha proposto loro soluzioni alternative che non sono state gradite dai giostrai.

I rappresentanza dei giostrai hanno portato avanti le loro istanze Loris Salvi (da Treviso), Renato Dall’Igna (Ponte della Priula), Giancarlo Sandri (San Vendemiano), Antonio Zilli (Nervesa), Guglielmo Cantiron (Brugnera-Pordenone), Ferruccio Battiston (Moriago) e Anthony Zolini (Giavera): “Siamo tutti quanti operatori provenienti dalle vicinanze – dicono -, ci dispiace molto non esserci, ma le condizioni che ci vengono imposte non consentono a tutti di poter partecipare. Il 50% dovrà restar fuori. Nei aree limitrofe di Spresiano, Venegazzù e Arcade non abbiamo avuto alcun problema. Neppure a Gorizia, dove con le oltre 70 attrazioni presenti l’amministrazione comunale ha persino deciso di farci un forte sconto sulla Tosap, vista la nostra difficoltà derivante dal lockdown”.

“A Treviso abbiamo dovuto rinunciare alla nostra partecipazione, ma lì la situazione è ben diversa. Lo scorso anno, su uno spazio di 27mila metri quadri (20mila occupati dalle attrazioni) sono circolate oltre 25mila persone nei rimanenti 7mila metri quadri liberi. Qui si tratta di una sagra paesana, dove i numeri sono ben diversi”.

Il sindaco di Nervesa ha incontrato gli esercenti nei giorni scorsi, proponendo inizialmente di mettere a disposizione la sola piazza La Piave. Questo avrebbe comportato la partecipazione di un numero molto limitato di esercenti degli spettacoli viaggianti.

In seconda battuta, non più tardi della giornata di ieri quando lo stesso sindaco con alcuni rappresentanti dei giostrai ha effettuato un sopralluogo, è stata proposta loro un’altra soluzione che mette a disposizione piazza della Fontana, largo Santa Barbara, il parcheggio di fronte alla chiesa di Sa Nicolò e l’adiacente parco giochi.

“Anche se siamo già in ritardo – proseguono i giostrai – siamo disponibili al dialogo, ma non deve essere lasciato indietro nessuno. I ragazzi e i bambini hanno necessità, soprattutto in questo momento, di avere una possibilità di svago, pur nel rispetto delle normative contro il contagio”.

 

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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