Sarebbe stato tra i promotori di un sodalizio criminale, finalizzato a commettere furti tra il Veneto e il Friuli.
Per questo la procura di Treviso ha chiesto il rinvio a giudizio di Primo Possamai, il 55enne di Nervesa della Battaglia che ha patteggiato una pena di 2 anni e 8 mesi per l’attentato esplosivo all’abitazione dell’imprenditore Simone Rech a Monfumo.
Insieme a lui altri otto imputati: Mauro Santin 55enne di Pederobba, Roberto Rebuli 52enne di Valdobbiadene, accusati di essere con Possamai i promotori del sodalizio. Insieme a Simone Possamai, 26enne di Nervesa, Alessandro Vanzini 50enne di Valdobbiadene, Italo Furlanetto 72nne di San Biagio di Callalta, Vittorio Guolo 58enne di Volpago del Montello e Giancarlo Furlanetto 72enne di San Biagio di Callalta e Attilio Bergamin 71enne di Volpago.
A incastrarli sarebbero state proprio le intercettazioni alle quali Possamai era stato sottoposto insieme al presunto complice Attilio Bergamin, che difeso dall’avvocato Andrea Zambon, era considerato l’ideatore e il mandante dell’attacco esplosivo contro l’abitazione di Rech del 3 ottobre 2017.
Ascoltando le loro conversazioni, la procura avrebbe scoperto l’esistenza della banda dedita ai furti. I nove imputati devono rispondere a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al furto e ricettazione. Reati che sarebbero stati commessi tra il 2016 e il 2018 tra le province di Treviso e Pordenone.
Una raffica di colpi iniziati a Riese Pio X nell’ottobre del 2016 quando praticando un foro nel muro si sarebbero introdotti all’interno della Banca Popolare di Verona riuscendo a rubare solo materiale informatico prima di essere costretti a fuggire dall’arrivo di una guardia giurata.
Colpite varie aziende di Vidor, Pederobba, Montebelluna, Povegliano e Crocetta del Montello, razziate di gasolio. La banda lo asportava dai camion delle ditte, sempre in piccole quantità per non rendere evidenti gli ammanchi tranne in un’azienda di Nervesa dove avrebbero svuotato una cisterna da oltre 1300 litri.
Sono anche accusati di aver fatto sparire lastre coibentate da copertura da un’azienda agricola di Vidor, attrezzi come decespugliatori, levigatrici e altri utensili rubati da un’abitazione di San Fior.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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Nervesa, rinvio a giudizio per un 55enne: sarebbe stato tra i promotori di un gruppo dedito ai furti tra Veneto e Friuli

