Un ritrovamento davvero particolare sul greto del fiume Piave, in prossimità del “Barcone austroungarico” nel territorio di Nervesa della Battaglia: nella mattinata di sabato 21 gennaio, infatti, è stata recuperata un’antica macina da mulino.
Il primo ad accorgersi dell’eccezionalità del manufatto è stato il signor Fabiano Orazio, che si è imbattuto nel reperto durante una battuta di caccia.
Poco dopo l’uomo ha contattato l’Associazione Storico Culturale “Battaglia del Solstizio”, guidata del presidente Matteo Bernardel, che ha avvisato la dottoressa Paola De Palma, commissario straordinario a Nervesa, con l’obiettivo di organizzare il recupero della macina.
“Dopo la segnalazione del ritrovamento – spiega il presidente Bernardel – mi sono subito attivato con l’associazione che rappresento per il recupero dell’importante manufatto storico. Ho contattato il Comune di Nervesa della Battaglia e, grazie al pronto interessamento del commissario straordinario Paola De Palma, abbiamo avuto l’autorizzazione da parte della Soprintendenza per il recupero e la detenzione del bene”.
“Il recupero del manufatto – conclude -, visto il peso considerevole, è stato effettuato grazie ad un escavatore messo gratuitamente a disposizione dalla ditta Grigolin. Si tratta di una macina da cereali, presumibilmente databile al XVIII secolo, ricavata con roccia del Montello, conglomerato di calcio o puddinga. Potrebbe essere stata caricata su una zattera per raggiungere la zona dei mulini di Venezia. Ipotizziamo che l’imbarcazione si fosse rovesciata facendo cadere in acqua la macina che è rimasta sul fondo del fiume fino ad oggi”.
In attesa che i funzionari della Soprintendenza procedano ad un’osservazione autoptica del manufatto per valutare l’interesse storico-archeologico dello stesso, la macina, che pesa circa 15 quintali, è stata trasportata con un camion del Comune di Nervesa per essere custodita nel magazzino comunale.
In futuro la macina potrebbe essere messa in mostra, magari nella zona del porto fluviale di Nervesa, per la gioia di tutti gli appassionati di storia e archeologia del territorio.
(Foto: Associazione “Battaglia del Solstizio”).
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