Tutto pronto per le elezioni, ma sono le regionali del 2020. Il Comune: “Le delibere sono regolari, mancava solo una firma digitale”

Spazi di propaganda elettorale, affissioni, delimitazioni non dovrebbero essere un tema di attualità a Nervesa, dato che l’attuale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Fabio Vettori, sarà in carica fino alla primavera 2023.

Per questo il riferimento, apparso in questi giorni nella bacheca dell’albo pretorio, è suonato quanto meno strano, pur essendo previsto un voto amministrativo all’inizio del prossimo autunno, ma che non riguarda appunto il Comune nervesano.

Le delibere di Giunta numero 66, 67 e 68 contenevano infatti le decisioni relative al 20 e 21 settembre 2020, quando si votò per la Regione e per il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari.

Il ritardo di quasi un anno nella pubblicazione è dovuto a questioni meramente formali, come spiega la responsabile del servizio segreteria Maria Rosa Tomietto: “Quegli atti erano pienamente efficaci e regolari, dato che era stata votata l’immediata esecutività; in più si trattava di passaggi dovuti e non discrezionali, in applicazione della normativa nazionale sulle elezioni. È successo che solo nei giorni scorsi siamo riusciti ad apporre tutte le firme digitali previste dallo statuto comunale e a pubblicare le delibere all’albo pretorio“.

Mancava infatti quella del segretario comunale, che in quei giorni (le delibere sono datate 19 agosto) era in ferie ed era stato sostituito temporaneamente da un altro funzionario appositamente incaricato. “Si trattava – continua la dottoressa Tomietto – del segretario della Provincia Agostino Battaglia, il quale avrebbe potuto firmare digitalmente gli atti anche a distanza, ma purtroppo c’è un problema di incompatibilità tecnica tra i sistemi in uso. Solo con l’ingresso in zona bianca abbiamo potuto concordare la presenza fisica e concludere la procedura“.

In più la scorsa estate si era sovrapposto anche il passaggio di consegne tra il vecchio segretario Giulia D’Este e il nuovo Elena De Valerio. Nervesa poi, rispetto ad altri Comuni, ha la particolarità della figura dell’assessore anziano, retaggio della normativa precedente la riforma del 1990.

“Si tratta – conclude Tomietto – dell’assessore che viene nominato per primo dal Sindaco dopo le elezioni; lo statuto, che non è aggiornato al Testo Unico, lo indica come il candidato con la maggior cifra individuale di voti presente in Giunta e gli assegna, a differenza di moltissimi altri Comuni, il compito di controfirmare tutte le delibere, assieme a sindaco e segretario comunale. E’ sicuramente un aggravio di burocrazia e di tempi”.

(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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