Nell’ultimo consiglio comunale di Nervesa della Battaglia è stato approvato il bilancio di previsione 2024-2026.
Il gruppo di minoranza “Uniti per Nervesa“, concentrandosi sui principali aspetti della discussione, ha evidenziato che l’addizionale Irpef rimane dello 0,8% (tra le più alte della Marca), è stata accantonata la riqualificazione dell’ex caserma dei Carabinieri oltre ad essere stata esternalizzata l’attività della mensa “Don Gnocchi”.
Nei giorni scorsi, inoltre, la minoranza ha sottolineato che i tre giorni dell’evento “Effetto Natale” sono costati circa 50 mila euro.
“La sindaca – spiega così il voto contrario il consigliere comunale di Uniti per Nervesa Matteo Mattiuzzo -, la giunta e i consiglieri di maggioranza si sono mossi in fretta e furia, stralciando progetti a un passo dalla realizzazione, dove sono stati spesi dei soldi, per fare altre opere e spenderne altri. Non ci sono tagli a favore della popolazione, viene confermata la continuità con le amministrazioni precedenti e si spremono al massimo i cittadini in un periodo di particolare difficoltà economica”.
“L’amministrazione – continua – senza esitare esternalizza la mensa ‘Don Gnocchi’, gestita fino a ora dai genitori con cuoche a km 0 che saranno sostituiti da una ditta di chissà dove e che prepara i pasti ore prima. Vengono ridotti gli spazi per le associazioni che operano con i bambini e i ragazzi di Nervesa. Se mancano i fondi, questa è la nostra idea: dal 2024 entra a regime l’incremento dell’indennità mensile di funzione per la giunta: per il sindaco, a esempio, si passa dai 2.509,98 euro del 2021 a 4.002 euro con un incremento del 59%”.
“L’indennità di funzione della giunta – conclude – prevista per il 2024 ammonterebbe a 136.868,40 euro. Per quanto sia una misura derivata da un provvedimento nazionale, ci sembra un’iniziativa da correggere costituendo un fondo di solidarietà a favore dei cittadini in difficoltà.”
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Mara Fontebasso ha precisato che i costi sostenuti per i tre giorni della rassegna “Effetto Natale” sono stati complessivamente pari ad 11.086 euro (Iva compresa).
“Le entrate da sponsorizzazioni – sottolineano dall’amministrazione comunale -, pari a 5.560 euro, e le entrate da noleggio delle casette, pari ad 1.200 euro, hanno consentito di ridurre il costo reale sostenuto dal Comune a 4.326 euro. Tutte le spese e le entrate indicate sono facilmente documentabili e rintracciabili sul sito del Comune di Nervesa della Battaglia. È pertanto evidente che l’affermazione del Gruppo ‘Uniti per Nervesa’, relativamente alla cifra (50 mila euro) che l’amministrazione avrebbe destinato per l’organizzazione degli eventi, non corrisponde alla realtà dei fatti e rappresenta piuttosto la volontà di denigrare l’operato di questa giunta comunale”.
“Il costo per l’acquisto e l’allestimento di 8 chioschi in legno – continuano -, comprensivo dell’impianto elettrico certificato per ognuna, è pari a 22.400 euro. Tale costo non può essere imputato al singolo evento di cui sopra, in quanto trattasi di una spesa per investimento che ha determinato l’accrescimento del patrimonio comunale di beni mobili aventi durata ultradecennale. La proprietà di tali beni consentirà all’attuale amministrazione e alle amministrazioni future l’utilizzo delle casette per tutti gli eventi degli anni a venire, permettendo tra l’altro la promozione del territorio, la partecipazione dei cittadini e la vivibilità della piazza centrale e delle località e frazioni del territorio”.
L’amministrazione Fontebasso ha sottolineato che le aliquote Irpef non sono state modificate.
“L’addizionale comunale Irpef – affermano dalla giunta – è stata istituita dall’amministrazione Vettori nel 2014 ed aggiornata nel 2019. Si tratta di un’entrata pari a circa 600 mila euro: la diminuzione delle aliquote Irpef andrebbe ad inficiare ulteriormente tale importo, già non sufficiente a coprire i costi del settore sociale. Il servizio mensa, in quanto servizio comunale, deve essere affidato mediante una procedura di gara come previsto dal nuovo Codice degli Appalti, entrato in vigore nel luglio 2023. Il nuovo codice non consente alcuna deroga alle procedure per la concessione di servizi che devono essere, a pena di nullità, affidate con regolare gara d’appalto avvalendosi, come previsto dalla normativa, della Stazione Unica Appaltante della Provincia di Treviso”.
“L’attuale gestore – proseguono – potrà partecipare alla gara come qualsiasi altro soggetto in possesso dei requisiti necessari previsti dal codice. In ogni caso, per il personale dipendente dell’attuale gestore della mensa verrà garantita, come previsto dalla normativa, la prosecuzione del rapporto lavorativo con chiunque sarà il successivo affidatario del servizio. L’amministrazione assicura fin d’ora che vigilerà, come ora, sulla qualità del cibo che verrà fornito perché garantire la salute dei nostri ragazzi e dei nostri anziani è uno dei nostri principali obiettivi”.
Nell’anno 2023, per il settore sociale l’amministrazione comunale di Nervesa della Battaglia ha investito un importo complessivo di 802 mila euro per i seguenti interventi: assistenza domiciliare (122 mila euro); trasporto scolastico (225 mila euro); trasferimento Ulss per la gestione minori e sociale (199 mila euro); assistenza minori in difficoltà, educative domiciliari e comunità (40 mila euro); assistenza anziani in casa di riposo – compartecipazione rette (144 mila euro); contributi alle famiglie per frequenza asilo nido e voucher prima infanzia (22.500 euro); iniziative a favore anziani (7.500 euro); contributi per reddito di inclusione attiva, contrasto alla povertà e sostegno all’abitare (16 mila euro); centri estivi 12 mila euro; intervento a favore di famiglie in stato di necessità (14 mila euro).
“A questi costi – conclude l’amministrazione Fontebasso – devono aggiungersi le spese per il personale dipendente che quotidianamente svolge la propria attività a supporto dei cittadini in condizioni di fragilità sociale, agli anziani e alle famiglie. Il costo del personale che vede impiagata un’assistente sociale ed un amministrativo a tempo pieno ammonta a 75 mila euro annui“.
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