Carta d’identità elettronica alterata, una denuncia. “Sospetta clonazione”

Il fatto si è verificato ieri lunedì pomeriggio, negli uffici della Polizia locale di Cimadolmo, Comune che vede questo servizio convenzionato con le amministrazioni di Gaiarine e Vazzola. Convenzione coordinata dal comandante commissario Paolo Scarpa.

Un cittadino straniero si è presentato di fronte agli agenti per depositare una dichiarazione di ospitalità di altri cittadini extracomunitari. Nel momento in cui ha presentato, secondo la prassi, la sua carta d’identità elettronica è emersa una stranezza: la carta di identità era stata alterata, in quanto era stato asportato il microchip contenente tutti i dati utili.

La persona in questione è stata quindi denunciata, mentre il documento è stato inviato al Laboratorio Analisi documentali della Polizia locale di Treviso, secondo quanto disposto dall’Autorità giudiziaria.

Come ha riferito il comandante Scarpa, nelle zone da lui seguite si tratta del primo caso di alterazione della carta d’identità elettronica.

Un fatto, però, già verificatosi in altre zone d’Italia e per il quale “si presume si nasconda un uso illecito derivante dalla clonazione dei documenti”, spiega lo stesso Scarpa.

(Autore: Arianna Ceschin)
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