È una doppia bella notizia quella che arriva dall’ospedale di Oderzo, dove il 20 ottobre scorso è nata Evelyn, venuta al mondo “con la camicia“, gergo medico per dire che la neonata era ancora completamente avvolta dal sacco amniotico, intatto con tutto il suo liquido all’interno, in poche parole senza rottura delle acque.
Una sorpresa per tutti in sala parto e una doppia emozione per mamma Valentina e papà Marco, considerando che il parto con la camicia avviene statisticamente una volta su 80 mila nascite.
Per il bambino è un passaggio meno traumatico, perché inizia a vedere la luce quando è ancora immerso nel liquido amniotico, che è alla temperatura del corpo.
“Evelyn non ha nemmeno pianto – raccontano i genitori – solo un piccolo e appena udibile mugolio una volta che le ostetriche l’hanno ‘liberata’ dal sacco. Le mamme tendono a preoccuparsi molto in queste situazioni perché tutti sanno che un neonato appena nato dovrebbe piangere (sinonimo che respira), ma per “i nati con la camicia” è tutto normale, proprio per la dolce transizione che vivono verso il mondo”.
Secondo le credenze antiche, i bambini nati con la camicia sarebbero “più protetti”, “fortunati” e “predisposti a fare del bene”.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: per gentile concessione della famiglia)
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