Premio Architettura Città di Oderzo: vince lo studio Facchinelli Daboit Saviane

I vincitori
I vincitori

Si riaccendono i riflettori sulla 19esima edizione del Premio Architettura Città di Oderzo, giunto allo zenit ieri mattina con l’attesa cerimonia di premiazione tenutasi a Palazzo Foscolo.

118 le opere candidate, 9 quelle segnalate, ma un solo vincitore: lo studio bellunese Facchinelli Daboit Saviane.

Un trio di architetti classe 1989 che ha realizzato e primeggiato con il progetto per la scuola secondaria di primo grado di Puos d’Alpago.

Un edificio pensato per contrastare il fenomeno dello spopolamento che fornisce una visione plastica del long life learning con una valenza di agorà cittadino.

Il progetto vincitore

L’uso del cemento prefabbricato a conferirgli grazia ed eleganza, oltre che una forte identità, combinati alla pianta pulita e all’equilibrio delle funzioni, gli sono valsi l’ambito premio.

La giuria ha assegnato pure tre menzioni: quella per l’“Architettura dei luoghi del lavoro”, dedicata a Tiziana Prevedello Stefanel, architetto e imprenditrice di Oderzo prematuramente scomparsa nel 2018, ai bolzanini Pedevilla Architects per il Beton Eisack HQ di Chiusa, un progetto che esalta la versatilità del calcestruzzo, creando un ambiente di lavoro che coniuga la centralità della luce naturale a un’identità aziendale rafforzata in chiave contemporanea.

La menzione “Architetture per la comunità”, dedicata a Francesca Susanna, architetta responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Provincia di Treviso mancata nel 2019, è andata ai trevigiani Carlana Mezzalira Pentimalli per la Scuola di Musica di Bressanone (Bolzano), un intervento che condensa urbanità e artigianalità e che va oltre la costruzione di un edificio, trasformandosi in un vero e proprio brano di città, un punto di relazione e connessione sempre aperto e accessibile.

A conferire il premio il consigliere regionale Marzio Favero.

A completare la lista dei premiati, la menzione U40 conferita allo studio di Bolzano AGA Andreas Gruber Architekten per l’OLM Nature Escape a Campo Tures, Eco Aparthotel che integra armoniosamente forma, comfort e consapevolezza ecologica, con una forma circolare che richiama elementi naturali creando un linguaggio antico e nuovo.

Questo riconoscimento per giovani talenti è nato in ricordo di Marco Gottardi e Gloria Trevisan, deceduti nelle Grenfell Tower di Londra nel 2017, e a premiare sono intervenute le famiglie di entrambi, ricordando non solo i figli ma anche le attività della Fondazione creata in loro memoria e onore.

In ultimo, la giuria di questa edizione ha voluto conferire una menzione speciale ai veronesi bricolo falsarella associati per l’ex borgo abbandonato Corte Renèe a Oliosi, un intervento che sottolinea l’importanza del recupero del patrimonio esistente attraverso un uso sapiente dei materiali, riuscendo a preservare le memorie storiche e culturali del luogo.

(Autore: redazione Qdpnews.it)
(Foto: Premio Architettura Oderzo)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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