Antonio Facchin, all’età di 96 anni, lascia i suoi cari. In particolare, la moglie Anna, i figli Giusi, Giuseppe e Angelo e i numerosi nipoti. Antonio si è spento nella serata di ieri.
Il funerale si svolgerà venerdì alle ore 15 nella Chiesa di San Paolo a San Polo di Piave.
La viticoltura è una passione che si tramanda da quattro generazioni in casa Facchin e inizia nel 1870, quando il primo Antonio Facchin, capostipite della famiglia, acquisì la proprietà di qualche ettaro di terreno sulla sponda sinistra del fiume Piave e vi piantò un vigneto di uve “Raboso Piave”. A quella prima vigna, si sono aggiunti con il tempo altri terreni, sia nella zona del Piave che sulle colline del Prosecco, fino ad arrivare agli attuali 70 ettari di vigneti complessivi, di diverse varietà e in modo particolare di Glera.
Una storia a cavallo di tre secoli che fa della famiglia Facchin una delle aziende vinicole più longeve della zona del Prosecco. In questo lungo periodo, la famiglia ha sempre mantenuto inalterato il rispetto per la tradizione e il territorio, gestendo direttamente la propria attività con scelte competenti.
Oggi alla guida dell’azienda c’è la quarta generazione della famiglia: i fratelliAngelo e Giuseppe, entrambi enologi, seguono rispettivamente la cantina e i vigneti; Giusi, la sorella, si occupa invece della commercializzazione. Tutti insieme garantiscono che ogni fase del processo produttivo venga seguita con professionalità e attenzione ai dettagli.
“Dal nostro bisnonno Antonio ci sono stati trasmessi, attraverso nostro nonno Angelo prima e nostro padre Antonio poi, l’amore per il nostro territorio e il rispetto per il ciclo della terra – ricordano i pronipoti -. Tutto questo bagaglio di cultura contadina si traduce in conoscenza, studio, ricerca e duro lavoro. Valori che hanno fatto parte della vita di papà Antonio che rimarrà per sempre il simbolo e l’orgoglio di questa azienda. Non passerà giorno in cui i suoi insegnamenti non saranno la nostra guida”.
(Foto: Zeta Group).
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