Il gusto e gli aromi sono il binomio scelto per promuovere il turismo italiano, tramite il progetto “Viaggio italiano. Scopri l’Italia che non sapevi”, frutto di un accordo tra Ministero del Turismo, Commissione delle Politiche per il Turismo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con Enit (Agenzia nazionale del turismo).
Un progetto a cui ha partecipato anche il nostro territorio provinciale, tramite Fondazione Marca Treviso, guidato da Giulia Casagrande (presente all’appuntamento), che oggi ha accompagnato un gruppo di giornalisti, food blogger, addetti stampa, rappresentanti dei consorzi ed esperti del settore, alla scoperta dei sapori più caratterizzanti.
Sì perché l’iniziativa nazionale invitava ogni Regione a individuare i propri piatti (e di conseguenza i profumi più caratterizzanti), in modo da farsi conoscere meglio secondo queste modalità.
Un progetto che culminerà nella creazione di un vero e proprio kit di aromi, allo scopo di portarlo poi in giro per l’Europa.
Il gruppo è stato accolto in un pullman-ristorante che, una volta partito da Treviso, ha raggiunto il centro di Oderzo, dove si è fermato per il pranzo. A spiegare la finalità del progetto è stato Mauro Carbone di Toscana Promozione, ente coordinatore tecnico dell’iniziativa.
A dare il benvenuto il primo cittadino di Oderzo, Maria Scardellato, la quale ha raccontato che si tratta della prima adesione per il Comune a questo progetto.
Alla fine del pranzo, il sindaco ha inoltre guidato il gruppo in una breve passeggiata nel centro storico, raccontando le peculiarità del suo territorio.
Il pranzo, preparato da chef Andrea De Poli e da chef Valter Crema (della Cucina di Crema), ha previsto come antipasto una rivisitazione del bollito con una salsa al pepe nero, seguito dal tradizionale baccalà alla vicentina con polenta, piatto forte della tradizione, che rappresenterà il Veneto in questa iniziativa di promozione.
Un piatto che chef De Poli ha definito “fusion”, in quanto assembla vari ingredienti, rappresentando la tradizione e, al tempo stesso, guardando all’estero.
A coronare il pasto è stato il tradizionale tiramisù. Il tutto è stato accompagnato da una selezione di vini.
Un’iniziativa dove il gusto è stato il re assoluto di una narrazione territoriale.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Arianna Ceschin)
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