Alla soglia dei 100 anni è morta Clementina Breda (nella foto), la “zia Pina” per accudire la quale con la legge 104 il nipote, e delegato sindacale della Electrolux di Susegana, Augustin Breda fu licenziato (e poi riassunto per sentenza).
Nonna Clementina ebbe in quel periodo, un paio di anni fa, una certa notorietà in paese, ma nel ricordo del nipote sono altri i momenti per i quali potrebbe essere ricordata.
“Ha salutato tutti serenamente e ha deciso di raggiungere i suoi partigiani – ricorda Augustin -. Ha attraversato un secolo intenso con quella curiosità, sempre fresca, di chi ha vissuto, conosciuto e agito gli eventi personali e collettivi, anche più tragici, del ‘900. Fino all’ultimo è rimasta interessata alle dinamiche politiche e del governo del Paese“.
Lei era una di quelle donne profondamente comuniste quanto credente. “Aveva visto il Re, il Duce, votato per la nascente Repubblica, esercitato il primo voto per le donne – ricorda Breda – . Si vantava di aver sempre votato. Era iscritta ovviamente all’Anpi. Conosceva il valore di quella conquista“.
Clementina Breda era nata contadina, poi operaia a 10 anni, in filanda a Orsago, poi emigrata in Svizzera una volta sposata e cuoca fino alla pensione. Ebbe un brutto periodo quando giovanetta, sorella di partigiani, aiutò un militare inglese e partigiano ferito, portandolo all’ospedale e raccontando di averlo trovato nei campi.
Fu arrestata per pochi giorni dai fascisti, e rilasciata in circostanze rocambolesche. “E una volta rientrata al paese – confida Breda ha passato l’ultima lunga parte della sua vita in campagna, dove trovava nella frugalità e nella natura, l’essenza di ciò che è la vita davvero vissuta”.
La scomparsa di Clementina Breda ha lasciato nel dolore il fratello Giuseppe, i nipoti. L’ultimo saluto è stato fissato per lunedì 1 febbraio 2021 alle 15 nella chiesa parrocchiale di Orsago, poi Clementina riposerà nel cimitero locale.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Facebook – Augustin Breda).
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