All’Eur di Roma hanno riecheggiato i versi e le note del “Torchiato e samba”, firmati da Giorgio Susana.
Il musicista di Orsago è uno fra i più importanti compositori italiani per corali di voci bianche. La sua consacrazione è avvenuta lo scorso sabato pomeriggio 2 novembre, nella capitale. Dove è stato il protagonista della decima rassegna ideata da Alessia Calcagni, riservata ai musicisti e agli autori viventi di canti per complessi vocali di bambini, ragazzi e giovanissimi.
Il concerto, incontro con lo “Speciale Giorgio Susana”, ha avuto luogo nel salone d’onore del Museo della Civiltà e Museo dell’Arte e della Tradizione Popolare in piazza Marconi.
Alla manifestazione hanno preso parte quattro cori di voci bianche (tre di Roma, uno di Ostia), un coro a voci miste sempre di Roma, quattro cori giovanili, di Roma , Civitavecchia, Aprilia e il Coro Melicus di Marostica (Vicenza), unica formazione del Veneto.
Erano presenti compositori molto noti, il trentino Enrico Miaroma, il genovese Andrea Basevi Gambarana e i romani Guido Coppotelli e Tullio Visioli.
“Di anno in anno è invitato un compositore – ha esordito Susana – è quest’anno hanno invitato me. Il concerto romano è strutturato in momenti di esecuzione dei brani composti o armonizzati dell’autore a cui si dedica lo speciale, inframezzato da uno scambio fra i compositori presenti. Una sorta di tavola rotonda, convegno, dentro al concerto”.
Sono stati eseguiti i brani composti o armonizzati da Giorgio Susana “Sono Coriandoli”, “Se fossi io a fare la città”, “Torchiato samba”, “Cielito Lindo”, “Quella carezza della sera”, “Il Cor verrebbe teco”, “Cuccurucucu”, “Luci Serene e chiare”. “Sono Coriandoli” di Giorgio Susana su testo di Elisa Gastaldon è stata una prima esecuzione assoluta dedicata alla maestra Alessia Calcagni e al suo coro “Voci bianche della terra”.
“Nel mio intervento – ha raccontato il musicista orsaghese – ho spiegato le motivazioni che mi inducono a scrivere per i cori dei bambini, dei giovanissimi. Loro sono il nostro futuro. E ci sono sempre più compositori che realizzano composizioni a loro dedicate. Il cantare in coro va valorizzato, anche attraverso alcuni programmi che sono offerti nei canali televisivi si tende a proporre il bambino che canta da solo. Essere coro significa mettere la propria voce a servizio del gruppo, del direttore che ha il compito di guidare l’esecuzione per arrivare ad un insieme armonioso e bello fra le voci e le note”.
“Secondo questo orientamento – ha aggiunto – sarebbero da incentivare la creazione dei cori nelle scuole. Noi compositori abbiamo sempre nuove idee e scriviamo nuovi brani anche per questo. E aumentando la produzione è offerta una maggiore opportunità di scelta per quanti volessero dar vita a dei cori. Mi piace ricordare che la rassegna romana, fra gli altri patrocini, ha avuto anche quello del Miur. La dottoressa Annalisa Spadolini con un messaggio vocale ha portato il saluto del Ministero dell’Istruzione, augurando ai ragazzi di continuare a crescere nella cultura musicale”.
La rassegna con lo “Speciale Susana” si concluderà con l’intervista-commento che sarà diffusa da Radio Vaticana e che il compositore orsaghese andrà a registrare nelle prossime settimane.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
(Foto per gentile concessione di Giorgio Susana).
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