La cantina sociale di Orsago donerà cinquemila euro alla parrocchia per l’intervento di ristrutturazione che interessa il campanile della chiesa di San Benedetto Abate, alto più di trenta metri.
Il consiglio d’amministrazione della società cooperativa a carattere agricolo aveva di già deliberato il sostegno all’ente ecclesiale locale e c’erano stati dei contatti fra la dirigenza e gli esponenti del consiglio per gli affari economici della parrocchia ancor prima del diffondersi della pandemia.
Come del resto anche i lavori di restauro del manufatto sono stati rinviati di mesi, come ha spiegato il parroco don Mario Casagrande, proprio a causa del diffondersi del coronavirus.
Adesso il campanile è ingabbiato e quel dialogo è ripreso, tanto che nella prossima settimana l’assegno dovrebbe essere consegnato nelle mani del sacerdote.
“Il campanile – ha affermato don Mario Casagrande – mostra i segni del tempo. E’ stato costruito a fine del Settecento e ha due secoli di vita. E’ stato eretto dal parroco del tempo, che era di Gemona e Orsago era sotto la diocesi di Udine. Si possono vedere ancora le pietre di Sarone. Solo dal 1818 siamo passati sotto la diocesi di Ceneda. Adesso si è dato avvio ai lavori, anche confortati dall’approvazione del progetto anche da parte della sovrintendenza competente”.
“Sono state messe a fuoco varie criticità, – prosegue – ad esempio: ci sono dei rigonfiamenti in alcuni punti e potrebbero rompersi e precipitare a terra dei pezzi del materiale che lo riveste; il campanile porta anche i segni delle ferite patite e suturate con il terremoto del 1936, fessurazioni che sono state tamponate; si è effettuato uno studio anche per valutare l’impatto dell’ondeggiamento delle campane”.
“Il campanile è nel centro del paese, lungo la strada comunale. – sottolinea – La nostra preoccupazione è stata di effettuare queste opere per metterlo in sicurezza e evitare il rischio che qualche pezzo si distaccasse e cadesse a terra, su persone, mezzi e quant’altro”.
L’esecuzione dei lavori è stata affidata alla ditta Artedilia di Vittorio Veneto, su progetto dell’architetto Alberto Follegot di Conegliano.
“Il costo del primo progetto ammonta a 149 mila euro – ha spiegato il parroco -, al quale facciamo fronte grazie ad un contributo della Cei pari al 70% della spesa da sostenere, derivante dall’8 per mille. Per il resto contiamo sulla generosità di realtà come la cantina sociale, ma anche su quella delle molte persone generose. Anche oggi è venuta da me un parrocchiano e mi ha consegnato una busta, con il suo obolo. Gli orsaghesi sono molto generosi. Ad esempio, in questo stesso periodo, grazie ad una donazione (un vedovo che ci ha regalato un terreno in memoria della moglie) e a dei volontari stiamo trasformando l’ex orto delle suore in un parco a servizio della nostra scuola materna parrocchiale”.
(Fonte: Loris Robassa © Qdpnews.it).
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