Sono cambiate tante cose negli ultimi cinquant’anni ma non è mai venuta meno la passione di Antonio Baldin per il suo mestiere: da mezzo secolo, infatti, lavora nella macelleria di via Roma a Pederobba, un vero punto di riferimento per la sua comunità.
Antonio, Toni per gli amici, preferisce i fatti alle parole e anche oggi, in occasione della manifestazione “Sbandando pa’ i colmei”, si è dedicato alla preparazione dello spiedo in una delle aree di sosta allestite per l’occasione.
“Il 1° maggio del 1972 ho aperto la mia macelleria a Pederobba – spiega Antonio -. All’inizio ho lavorato con mio fratello e poi ho portato avanti la mia attività con mia moglie Wanda, fino a quando mio figlio Andrea ha deciso di lavorare con me. È stata una grande esperienza e sono stato accolto a braccia aperte da questa comunità. Sono originario di Coste di Maser e sono arrivato qui quando avevo 22 anni”.
“Ho tanti ricordi legati a questi 50 anni di attività – conclude -. Ho sempre lavorato con passione e ho cercato di svolgere la mia professione in modo onesto e trasparente. Sono stato vicino alle varie associazioni del paese, dagli alpini alla Pro Loco. A Pederobba mi sono trovato davvero molto bene: qui c’è la mia vita e ho tutta la mia famiglia”.
In attesa di gustare insieme lo spiedo, l’amico Toni Fastro ha voluto scherzare con lui, sottolineando che Antonio Baldin non è nato a Pederobba anche se ormai nessuno ci fa più caso.
“La qualità fa sempre la differenza e la macelleria Baldin ne è un esempio – ha commentato il sindaco Marco Turato -. Nonostante i cambiamenti di questi anni Antonio ha scelto di rimanere in paese e i pederobbesi lo hanno premiato. A lui e alla sua famiglia giungano gli auguri dell’amministrazione comunale di Pederobba: speriamo ci siano altri 50 anni di macelleria Baldin”.
“Toni è un’istituzione – ha aggiunto l’assessore Fabio Maggio -, la sua dedizione al lavoro e alla comunità sono esemplari. Riuscire a coniugare il successo della propria attività con la generosità verso la comunità è un doppio merito”.
Neanche l’apertura dei grandi centri commerciali ha spaventato Antonio, consapevole del fatto che l’attenzione alle esigenze del cliente e la passione per quello che si fa possono aiutare una piccola azienda a superare gli “scossoni” legati alla globalizzazione e ad un’economia sempre più aggressiva.
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